giovedì 28 febbraio 2008

S...S...S...Senza Senso?

Sbarcata - Sdoganata - Spompata - Schiantata (ovvero Sciantèda)...non ne dovrei avere più e invece ne ho ancora, cioè non di lucidità mentale, che la mia se n'è andata a farsi benedire da un pezzo, ne ho ancora che non riesco proprio a fermarmi...nonostante le 10 ore di container & c., corsa & palestra, lavori domestici e compagnia bella...il Demone non s'è ancora placato...che oggi ero tutta un pizzino...già in ufficio...che poi anche se ho comprato un apposito quadernetto per scriverci ordinatamente i miei deliri, non ce l'ho sempre a portata di mano, allora capita che mi ritrovo a scrivere parole sconnesse o imput che si affacciano prepotenti dentro quel calderone di caos che è la mia testa, sulle cose più assurde, pacchetti di sigarette,volantini della Conad, bustine del thè...non si può andare avanti così, mi sa che mi ci vuole un po' di Paroxetina pure a me a vedere se il mio umore ballerino trova pace...
E la nebbia proprio non vuol saperne di diradarsi...che è un dato di fatto, dentro e fuori.
E' che sto attraversando uno dei miei periodi Bridget Jones, con tutti gli annessi e connessi.
E stasera la mia selezione musicale casalinga è ancora più assurda e sconclusionata del solito, se mi trovo a passare dai Joy Division, a I Nuovi Angeli ai Baustelle...
Basta, devo fare qualcosa...penso che mi darò a un po' di sano ordine compulsivo e bucato...così almeno non mi aggrappo al sacchetto dei tarallini o alla Guinnes...
Sono Senza Senso, lo so anch'io.
Via, mi abbandono da sola a sto giro...

Con tutte queste esse ci stanno un po' di saluti: @ Jackie latitante, che i suoi racconti sulla naja son davvero spassosi e spero tanto che scrivere serva, @ Ugo che mi tiene su in mille modi e c'ha un bel po' di pazienza, @ Fabio per le belle chiacchierate, i consigli musicali/letterari e la luce riflessa, @ Simone che non trovo da una vita il tempo per uscirci e mi fa sempre troppi complimenti per tutte le sciocchezze che scrivo, @ Ciccio che pure lui è una vita che non ci si riesce a vedere ma gli voglio bene sempre ed un saluto + abbraccio @ Baol, Prescia & tutti gli altri blogger e visitatori che più o meno fedelmente hanno la pazienza di continuare a starmi dietro nei miei voli pindarici...ciaaaoooo beeelliiii!!!

Questa qua ce l'ho in monorotaia da stamattina...

mercoledì 27 febbraio 2008

Il riposo della valchiria...

This evening non ne ho davvero più. Dopo una giornata di 11 ore filate in ufficio, (che anche se gli voglio bene alle mie navi, ogni tanto diventano pure un po' troppo esigenti per i miei gusti, che se qualcuna rimanesse per un po' a farsi un riposino in bacino di carenaggio mica sarebbe una cattiva idea) giusto per farmi ancora un po' di dolore fisico, sono volata in palestra senza passar dal via a farmi i miei 3 km d'ordinanza, che chi me lo fa fare (neanche fossi la mamma delle torte Versa & Inforna Cameo, che gli tocca farle lo stesso, che se no i pargoli chi li tiene più!) non lo so neppure io, però ci stavano tutti e dopo ero soddisfatta di me stessa, anche sono una "runnerina" e 3,00 km non sono sta grande impresa...beh però un po' sì, come volontà...e quindi adesso la Valchiria merita il suo riposo.
Che è interessante questa cosa qua, l'idea mi è venuta fuori stasera parlando con un mio amico (visto, ormai la definizione è questa, non c'è come che tenga!) che mi sono autodefinita Valchiria, e a ben pensarci mi ci vedo per davvero, le Valchirie erano figure proprio affascinanti, fanciulle bellissime e tremende, guerriere e sacerdotesse (che era il mio personaggio preferito a Dungeons & Dragons, non so se mi spiego, che oltre a Bambina Comunista ero già all'epoca una Bambina Celtica) servivano Odino e volavano sui loro destrieri sopra i campi di battaglia per cercare gli eroi più valorosi da accompagnare nel Valhalla e ci hanno scritto sopra dei poemi epici fantastici e poi, soprattutto erano celtiche...quindi si ritorna sempre al mio punto di partenza, che sulle mie origini ormai, non c'è più di che dubitare...l'arco lo so usare per davvero, lo spirito guerriero non mi manca, un gonnellino in pelle lo rimedio come niente, per il destriero..beh c'è sempre tempo a imparare e per le bionde trecce (che così però suona tipo la Canzone del Sole) mi attrezzerò al più presto...

"Vide, lei, le Valchirie
venire da lontano, pronte a cavalcare verso il popolo dei Goti.
Skuld teneva lo scudo, seconda era Skögul, Gunnr, Hildr, Göndule Geirskögul.
Ora ho elencato le fanciulle di Heriann,
pronte a cavalcare la terra, le Valchirie"

martedì 26 febbraio 2008

Pensieri non miei....

Ma che avrebbero potuto tranquillamente esserli...è che io mi entusiasmo e poi mi commuovo...e se mi metto ad ascoltare Bauhaus e Cure a quest'ora, cosa voglio pretendere, di andare a letto tranquilla e fare le nanne??? Comunque questo libro mi ha folgorato, un mega grazie a chi me l'ha consigliato, peccato sia già finito!!!

"Chi è libero è in grado di inventarsi le sue feste, lasciando soltanto che gli vengano in testa. Diventare inventore di feste per sè e per altri che s'aggregano deve essere una bella cosa."
E allora penso che se la mia malata passione, per tante cose, la posso magari trasmettere in giro (come se fosse un germe), magari ha un qualche senso, e se poi quando parte l'Anastasia, che per me è un evento, diventasse una festa anche per qualcun'altro al mondo, beh, ce lo avrei eccome il mio orgoglio di inventrice.

"Chi vive libero non ha colpe e non ha neanche perdoni da spargere in giro"
Cavolo, non so cosa darei perchè fossi così, che poi a seguire c'è anche un pezzo sul chiedere perdono, e la persona a cui lo chiedi ti dice che non c'entra nulla col perdono, che secondo me vuol dire che tipo il perdono bisogna darselo da soli, tipo autoassolversi se ci si è comportati da deficienti e si sono fatte delle cose non fatte bene, però non è assolutamente facile farlo...

"Ma allora a questo punto io mi chiedo perchè ci sono delle persone che non riescono mai a dormire otto ore per notte, siccome il mondo si prende la briga ogni mattina di andarle a chiamare e loro saltano su come delle molle"
Io che son ribelle di mio, ci ho messo che ne dormo solo quattro o cinque (se mi va di lusso!) di quelle ore standard che qualcuno ha deciso che han da essere deputate al sonno, e per forza scatto su come una molla, che così ha da essere, però siccome i sogni che faccio in quelle poche ore non mi bastano, mi creo i miei personali film mentali che suppliscono...

"Invece abbiamo deciso di andare in montagna, perchè tutte le volte che uno cade nello strazio invece di scappare si aggrappa al suo strazio come un deficiente, come se fosse l'unica cosa che esiste al mondo, e ci affoga dentro con una ostinazione veramente inspiegabile"
Che su questa non posso che essere daccordo, che la mia parte di montagna (che io la montagna la amo comunque e mica ero uno sforzo andarci) a terapeutico proposito di riconcilizione me la sono fatta pure io, che poi non abbia funzionato potrebbe voler dire due cose, o che la montagna non è terapeutica come si crede nell'immaginario collettivo o che, più probabile, non stava scritto che dovesse funzionare, mucche e abeti concedendo...e poi che è vero che più uno c'ha lo strazio, almeno è vero per me, invece che tenermene ben alla larga, lo blandisco in mille modi diversi e me lo tengo ben stretta...ci deve essere proprio qualcosa che non va nella mia testolina...

"Per degli anni mi sono chiesto se certe zone della mia testa siano il mondo, oppure se certe cose del mondo fossero soltanto la mia testa. Volevo sempre fare queste diatinzioni, ma non si può distinguere niente di niente, e non si riesce mai a pensare a niente. Allora a un certo punto ho iniziato a sentire solo una stanchezza mentale infinita verso tutto, e non ho più avuto voglia di pensare a niente; pensare porta fuori."
Ecco io questi pensieri qui non ho ancora smesso di farli, anche se sono degli anni, e delle volte mi rendo conto di vivere le cose in una specie di dimensione parallela e che spesso le cose che vivo le vivo in funzione della mia visione interiore, che non è assolutamente oggettiva, ma molto di parte, dalla mia parte. E spesso mi sono ritrovata esausta di fare sempre tutti questi pensieri, che vorrei pensare di meno, perchè a forza di pensare sempre e comunque, si parte per la tangente, non si dorme più e si alimenta il Demone.

"Fare le cose in questo modo, soltanto per stare a vedere che cosa ci salta fuori, senza grandi motivazioni, è l'unico atteggiamento che già dopo poco, nel corso di qualche minuto, fa saltar fuori dal mondo un po' di futuro. Senza l'ombra di alcun dubbio, il futuro non sta assolutamente nei desideri. In un desiderio, volendo essere buoni fino in fondo, ci sta tutta la quintessenza della schifezza di un passato che ti incolla a qualcosa che ti sembra proprio tuo, invece è casuale come tutto il resto."
Che poi è il motivo per cui mi butto, che ho preso a prestito "tante volte l'incoscienza...etc etc", perchè sono convinta che progettare e arrovvellarsi la testa e mettersi dei freni non porti a niente...e i desideri sono casuali, nascono dal nulla, da un attimo. Poi mi è venuto da pensare ad un ragazzo che avevo conosciuto, su cui avevo fatto un pensiero, una sorta di teatrino mentale che descriveva quello che pensavo di quella situazione, di quella non storia: "La prima volta che ci siamo incontrati, tra una birra rubata ad un appuntamento rimandato e le volute di fumo che salivano, quasi a voler dare un alone romantico all'illuminazione al neon e alla moquette in similerba, ho pensato "quest'uomo è completamente pazzo", alla seconda birra ne ho avuta la certezza, assieme all'altrettando inevitabile convinzione che me ne sarei innamorata perdutamente." E anche se non ci feci per niente un bell'affare, sono felice di averlo fatto, che tanto anche col senno di poi avrei fatto uguale.


" Tutta la mia vita alla fine, da sempre, spesso coincide in un gigantesco rimanerci lì."
Perchè passa sempre tutto, passano le persone, che mi perdo per la strada, passano le situazioni, i posti, le stagioni, e mi accorgo che mentre le cose cambiano, io sono sempre lì, e cerco comunque di trovare la forza di non farmi sopraffare troppo, da quello che non posso e forse non voglio cambiare e soprattutto da me stessa.

Di furbizia poco volpesca e tecnologie avverse...

Ecco, io certe volte mi considero particolarmente furba, e quindi faccio delle cose che mi sembrano ottime idee...poi a lungo andare mi rendo conto che non sono particolarmente furbe...
Tecnologie avverse, ecco negli ultimi tre giorni mi si sono rivoltate addosso diverse cose tecnologiche, sabato pomeriggio, l'I-pod, che mi si è bloccato, acceso senza dare segno di vita, neanche la melina della Apple quella che ti fa capire che c'è qualcosa che non va; che se però l'I-Pod non risponde a nessun comando, lo capisci lo stesso che c'è qualcosa che non va, e va beh...poi si è ripigliato...gli ho dovuto far consumare la batteria e resettarlo, ma è resuscitato, che a me se mi si fonde l'I-pod mi piglia un attacco di panico.

Mai, come quello di sabato sera però, arrivo a casa dopo la fiera, prima cosa che faccio, accendo ovviamente il pc mentre mi spoglio e mi metto in versione domestica...il pc si accende, mi apre la schermata Windowws XP e poi stop, nient'altro. Ok, ci può stare che ogni tanto il pc si incanti e allora provo il riavvio: niente, provo a spingere il tasto di spegnimento forzato: nada de nada, per spegnerlo ho dovuto sradicare a forza il cavo di alimentazione da quel groviglio di cavi e ragnatele che stanno dietro alla scatola...si riavvia e ancora la stessa roba...ero sull'orlo delle lacrime, che io quando mi dà messaggi di errore e Windows non si avvia, non è che abbia particolari carte da giocare, tranne chiamare un mio caro amico programmatore, che però non mi poteva badare che stava con la morosa, che magari tipo si offendeva che un'altra donna chiamasse il suo moroso per farsi risolvere problemi di pc al sabato sera...e quindi ormai in preda a scenari catastrofici ho recuperato un minimo di inventiva e lucidità, che dalla schermata errore in dos, se una ha avuto la previdente idea di creare un punto di ripristino, ce la si può fare. E quindi alle 21,30 del sabato, il mio fidato pc era ancora perfettamente funzionale, e mi sono sentita orgogliosa nel mio piccolo, di essere riuscita a risolvere il problema con la mia bionda testolina che non c'azzecca mezza di sistemi operativi.

Oggi, oggi non sono andata al lavoro, nè a correre, nè niente, che mi sono svegliata che avevo la febbre e la nausea e tutta una serie di poco simpatici sintomi influenzali, di quelli che anche provi ad attingere alla "Forza",la forza non c'è, non ce n'è mezza, quando sei arrivato sei arrivato ed è inutile pregare profani pantheon nella speranza di recuperare qualcosa che non c'è. e allora son stata a casa cheta a riposarmi, poi stasera, per darmi una parvenza di lucidità, mi vado a far la doccia, anzi prima attacco il riscaldamento. comincia a saltar la luce. di botto. salta la prima, e il salvavita in casa è ok, vado fuori alla nebbia e al gelo, e ripristino che era saltato il generale. Poi me lo fa altre tre volte, ogni volta che attacco un piccolo elettrodomestico, non roba pesante come lavatrice o forno, ma tipo un phon; e allora vado a vedere meglio il contatore fuori, piglio e vado con la mia lanternina (davvero, non ho torce elettriche, però possiedo una lanternina a candela!) e cerco di raccapezzarmi col contatore, che anche di queste cose qua, io non ci azzecco niente, però c'ho un contatore tecnologico, di quelli col display, che ti dice pure delle cose, il mio diceva : "potenza utilizzata + 33% della potenza disponibile, rischio corto circuito" o qualcosa di simile. Torno in casa, mumble mumble e cosa ho realizzato??? a inizio gennaio m'era arrivata una bolletta tosta, che a inizio gennaio non ce n'erano di pagarla, e mi sono detta che la pagavo a fine febbraio, che tanto è lo stesso, che tanto adesso, per legge, la luce non te la possono più staccare, e volpescamente mi ero messa a posto coscienza e bilancio domestico. Eh già, non te la possono più staccare, che è anticostituzionale, però possono provvedere a drastici tagli di potenza dei kilowatt erogati, e quindi, ora come ora, finchè non verso l'obolo all'Hera, mi posso permettere solo pc e una lucetta da 50 watt e l'abat jour nel bagno, se no, ciccia! Fortuna che mi piacciono tanto le candele che ne ho sempre un mucchio a portata di mano...devo ancora cenare e ho il terror panico che pigiare l'indice sull'on del microonde mi sprofondi in un'oscurità peggio che nei secoli scuri del Medioevo...

Perchè le nostre case non sono dotate di pannelli solari? l'energia solare è cosa buona e giusta, non inquina, costa poco...cavolo ma quanto siamo indietro????

E io, come mi dice ogni tanto la mia mamma, che mi piace poco quando me lo dice, che la strozzerei con la mia supponenza moderna e bohèmien, ma io sono una disgraziata, per davvero.

lunedì 25 febbraio 2008

Ai suonatori un po' sballati ai balordi come me
a chi non sono mai piaciuta a chi non ho incontrato chissà mai perchè
ai dimenticati ai playboy finiti e anche per me
A chi si guarda nello specchio e da tempo non si vede più
a chi non ha uno specchio e comunque non per questo non ce la fa più
a chi a ha lavorato a chi è stato troppo solo e va sempre più giù
A chi ha cercato la maniera e non l'ha trovata mai
alla faccia che ho stasera
dedicato a chi ha paura e a chi sta nei guai
dedicato ai cattivi che poi così cattivi non sono mai
Per chi ti vuole una volta sola e poi non ti cerca più
dedicato a che capisce quando il gioco finisce e non si butta giù
ai miei pensieri a come ero ieri
e anche per me
E questo schifo di canzone non può mica finire qui
ai miei pensieri a com'ero ieri e anche per me

domenica 24 febbraio 2008

Sabato fuori casa, una volta tanto

Sabato pomeriggio consueto appuntamento annuale con la fiera di Rimini, quella dedicata alle birre e all'alimentazione, che se da una parte ogni pretesto è buono per farsi qualche lager, dall'altro è un modo per scoprire un sacco di nuove cose curiose e conoscere gente diversa; che oltre alla fiera della birra, c'era pure "Oro Giallo", che è un'esposizione delle aziende agricole che producono olii e pure di un sacco di cantine o fattorie da tutta Italia, e quando ti trovi a parlare con i gestori dei microbirrifici che producono 800 bottiglie di birra in tutto, magari la birra fatte con le castagne del Monte Amiata, oppure conosci un nonnetto che fa il liquore con le arance di Siracusa e vedi quanta passione ci mette nel raccontarti come prepara il suo prodotto, o assaggi un olio di quelli buoni davvero che il contadino ti racconta della terra speciale che è a Trani, o quello che ha 100 bufale in tutto nell'Agro Pontino, e assaggi la sua burrata che porca miseria, non c'ha mica niente a che fare con la Vallelata Galbani..., o ascolti per venti minuti una coppia che ti racconta con quale impegno tira fuori la sua microproduzione di Nero in quel di Avola, curando con amore parentale le proprie vigne, il processo della vinificazione, tutti i passaggi che portano un tondo chicco d'uva a diventare un vino d'eccezione...beh, ti senti proprio orgogliosa di essere Italiana, e sei proprio contenta un mucchio di fare parte di questo patrimonio enogastronomico...che poi la birra è buona sempre, e la Guinness, L'Heineken o la Saint Miguel, prevarranno sempre e avranno il monopolio della grande distribuzione, ma non avranno mai il cuore e il sentito dentro di tutti questi piccoli operosi....

And now qualche foto un po' ignorante, perchè oltre a carta e penna, proprio non posso mai fare a meno della mia digitale ad immortalare le immagini che i miei occhi (che mi s'è detto hanno espressione assassina) si trovano ad osservare...

Augh!

Natura morta alcolica... Che c'entra poco con birra e vino, anche se c'entra, ma c'entra di più con le Navi...Perchè metterle in gabbia??? No agli zoo!!!
Il rame è un gran bel metallo....
Uhm, forse non proprio sobrio, ma io per un salotto del genere ci metterei la firma... Però, se la devo dire tutta, io preferisco quello di Monaco, con gli alberi veri...

E preferisco anche quello che c'è a Foresta (Lagundo)...
Questi Tedeschi...(e scuoto la testa!)

Il lavoro nobilita l'uomo

Un'altra delle mie salvezze è il lavoro, non perchè io sia una povera masochista (cioè, non è che non lo sono, ma non è per quello, insomma il concetto era questo), ma perchè a parte quello che faccio e mi piace, che io alle mie navi gli voglio bene per davvero, il mio ufficio è davvero una gabbia di matti, a posteriori, mi chiedo se mi abbiano assunto perchè hanno visto in me subito una potenziale vena di follìa, e non certo il mio ottimo English o l'esperienza export, che sembra proprio essere requisito necessario per lavorare lì...passo la maggior parte delle giornate in uno stato di allucinazione, cioè a me non mi sembra di stare in un ufficio serissimo, quale invece è, ma mi sento tipo, come se fossi dentro ad un telefilm, di quelli che mi piacciono da matti a me, Dr. House o Grey's Anatomy...un po' di episodi/deliri a random in merito:

- Da qualche settimana, la domanda che mi faccio sempre, quella che mi toglie il sonno è: "cosa accidenti se ne fanno a Poti, in Georgia, tutte le settimane, di 100 tonnellate minimo (ovvero 100.000 kgs) di Frozen Pork Backfat...in parole povere, grasso di culo di porco surgelato????

- Ultimamente, il nostro ups, ovvero il gruppo di continuità, sbacchettava da paura, perchè siamo in troppi ad attaccarci, emetteva continuamente un sibilo acutissimo, cioà uno di quei suoni che ti entrano diretti nel cervello e ti trapanano le orecchie...un mio collega ha sclerato e ha cominciato a prenderlo a cartoni, sperando di romperlo perchè così lo cambiano...Niente, sto maledetto mica si è rotto, però abbiamo provato a chiamare la responsabile delle attrezzature e il collega, ha preso la parola con: "No, perchè a parte che fischia sempre, adesso ha cominciato a dare un messaggio di errore: sto ricevendo calci!"

- In seguito all'episodio, il sopracitato collega si è autoproclamato Olindo (n.d.b. ovvero nota della blogger, dalla strage di Erba) per cui, quando gli piglia male e sbrocca dice che è Olindo!

- Abbiamo un archivio, la faldoneria dove sono conservate le navi degli anni passati, che è in uno scantinato in un altro palazzo, dove si impiccò un macellaio pazzo, questa cosa alimenta innumerevoli leggende metropolitane...io non vedo l'ora di poterci posar piede...

- La Brucellosi & I Vasi Canopi...deliri così deliranti che non è plausibile nè renderebbe bene scriverne...ma sappiate che ci sono

- Dopo un "Figlio di nome Elvis"... una delle mie colleghe, cioè l'ennesima delle mie colleghe (che c'è un'epidemia di spermatozoi attivissimi lì dove lavoro io) , è incinta...allora si disquisiva su un plausibile nome per la bimba se fosse una lei, io pratica, ho optato per la soluzione meno cervellotica: "ueh, se è una bambina, sei già arrivata, che non devi mica fare fatica, chiudi gli occhi, punti il dito e peschi a caso il nome tra il parco navi Msc, vai sul sicuro...certo che però se hai sfiga, e punti male ti capita l'unica abnorme...e se ti viene fuori Pioneer son cazzi!"

- La mia collega Angela: "Io più ti conosco, più mi convinco che te Vale, sei fuori di testa...è meglio che ti trovi un moroso, solo che con le tue fisse, non so mica, cosa fai: lo inviti a veder partire l'Anastasia, poi lo prendi per la gola e lo conquisti con i Salti in Padella, dopo cena gli racconti l'ultima puntata di Cento Vetrine (un'altra delle mie piccole perversioni inconfessabili), per digerire lo inviti a fare una corsetta assieme e per concludere in bellezza, gli fai vedere il tuo blog?"....uhm, in effetti mi sa che ha centrato il punto! eh eh eh!

Ci ho provato

e la promessa l'ho almeno virtualmente mantenuta, che non ci sono post a parte questo, dopo l'ora delle Streghe...ma il Demone è proprio in queste ore qua che si fa più esigente...quindi spero nel perdono se mi scappa qualche delirio a tarda ora...non dipende da me...

sabato 23 febbraio 2008

Uno dei miei "pizzini" (When I look to the World)


Che non è mica possibile questa cosa, che io se non ho della carta a mano, mi debba trovare nelle situazioni più improbabili ad elemosinarne in giro...beh...finchè trovo chi me ne dà...questo sta scritto su un sacchettino di una piccola azienda che produce olio a Trani...che poi vi chiederete perchè io sia in possesso di un simile supporto...spiegazione semplicissima, ma non è la sera, per cui riporto testuale, uno dei miei pensieri stonati, di quelli che dovevo proprio...che se avessi una vena particolarmente creativa gli darei pure un titolo, tipo "Through My Eyes", e che magari non è neanche particolarmene illuminato:
Che c'era un sole bello, di quelli che aprono le nuvole quando sono pesanti, quelle che sono dei monoliti, ma che quando la luce le riesce a superare, è come se si vedesse per un microseondo il Paradiso, in uno di quei microsecondi mi è venuto un pensiero. Come diceva Fabrizio, "mi innamoravo di tutto". La mia utopia è trovare lo stesso specchio, quella luce che sento che si accende nei miei occhi a volte, non tanto per qualcuno, ma per qualcosa, per un pensiero o un'idea. Vorrei vedere la stessa limpida e indifesa e stupefatta luce nello sguardo di qualcun'altro, e già questo mi riempirebbe di gioia...se poi volessi sognare alto, sognerei uno sguardo così per me, che fosse solo mio, che qualcuno fosse così contento di vedermi perchè sono io, che per un momento potrei pure credere di essere anche solo lontanamente speciale.

venerdì 22 febbraio 2008

Pagine

Che le pagine, prima di essere virtuali, erano di carta, e invece che cliccarci sopra per passare da una all'altra, le sfogliavi...Io ho sempre avuto un rapporto speciale con la carta, che è bella comunque da avere sottomano...che spesso e volentieri non c'è mica il pc a poprtata di click, ma grazie al cielo c'è la vecchia cellulosa, e quindi ovunque, sempre, basta una penna gel e un supporto di qualsiasi genere, per poter scrivere (pure in ufficio, quando mi vengono in mente delle cose che a me mi sembrano valide, uso post it, polizze riciclate, quel che c'è...dei pizzini peggio di Provenzano! per non parlare di quando sono a letto!). Dicevo, del mio rapporto con le pagine, che è quello che ho con i libri, probabilmente l'amore più immutabile della mia vita...Mai e poi mai, potrei immaginarmi senza avere almeno 4/5 libri intonsi a cui poter attingere...mi mancherebbe per davvero la terra sotto ai piedi...
Che il mio babbo, a cui devo l'avermi iniziato a questa passione, il mio babbo mi ha insegnato a leggere prima che andassi a scuola, e subito è stato love at first sight, anzi a first read. Che quando avevo 8/9 anni prendevo su e avevo il permesso di andare in biblio da sola e mi avevano fatto la tessera "da grande", che potevo leggere di tutto, non solo quelli sella sezione bambini, che a me mica mi facevano voglia, le favole me le sono inventata da grande, da piccola per me le "favole" erano i racconti di Stephen King (eh lo so, qualcuno potrebbe dire: "ecco perchè sei così, adesso, che sei rimasta traumatizzata da piccola!")...Ho sempre avuto diversi interessi, o monorotaie o chiamateli come vi piace, ma se c'è sempre stata una cosa costante, nella mia vita, è sempre stata questa cosa dei libri e della biblioteca, che è un posto dove proprio mi sento a casa, un porto sicuro. Poi a Ravenna, c'abbiamo questa cosa bella, che è l'Istituzione Biblioteca Classense, che è una cosa mica da ridere...ricordo che il mio periodo liceale, i momenti più belli, erano quelli lì, che andavo in biblio a far finta di studiare, che poi ci mettevo un attimo ad andarci, che il liceo era attaccato, e insomma, sotto quei chiostri io ci vivevo; poi alla fine, non studiavo mezza, prendevo, andavo nella sala letteratura contemporanea e mi prendevo su i libri che poi andavo a leggere all'ultimo piano, che per chi non lo sa, è un posto fantastico (già la Classense è fantastica, è ricavata da un antico convento, la location è davvero suggestiva, c'è un portico e nel centro un cortile con un pozzo, e se c'è un ricordo che mi porta alla mente, subito il periodo della mia adolescenza, è il tubare dei piccioni, che ce n'eran tanti), dicevo, l'ultimo piano, la sala di lettura, con i tavoloni antichi di legno, il profumo dei libri vecchi, il sussurro dei ricordi andati...e poi il fondo storico...un universo parallelo, dove ci sono i codici miniati, dei tomi meravigliosi, che non c'è mica bisogno di andare al Trinity a vedere il Book Of Kells, per vedere delle belle miniature...l'unica volta che ho potuto visitare quella sezione lì (che è tipo per gli addetti ai lavori, che ci vuole un permesso speciale per andarci) sono ammutolita, mura altissime, penombra, mille cul dè sac, questo profumo davvero particolare che hanno solo i libri antichi per davvero, non so se avete presente "Il Nome Della Rosa", beh ci si avvicina molto...
I libri, lo dicevo ad un amico ieri sera, sono davvero una delle mie salvezze più grandi (che poi di salvezze ce ne sarebbe da elencare, che non sono salva per niente, ma le pseudo tali avranno modo di essere comunque sviscerate, basta che se no divago troppo...uff, sempre la coesione che mi manca!), mia mamma, che purtroppo lei queste cose non le capisce, dice che sto con la testa in un universo che non c'è, e forse è vero, ma io in quell'universo lì ci sto proprio bene, che è un universo migliore di quello che ti obbliga al "vivi/lavora/crepa", beh, io preferisco il "sogna".

Ah, comunque l'idea di questo post era partita che volevo dire due cose veloci, è che poi, come sempre, l'entusiasmo mi ha preso, diciamo una delle faccette migliori del Demone, è che volevo solo dire, che, anche se ho una testaccia dura, qualche volta, non spesso, quando mi si danno dei consigli, se son buoni li seguo, e quindi volevo ufficialmente ringraziare:
- Jackie per: Tokio Blues, che ne ho letto solo qualche pagina, ma d'amore e disperazione e del sentire qualcosa che credi che lo senti solo tu, è sempre una cosa buona leggerne...
- Fabio per: Sulla Felicità Ad Oltranza, che secondo me l'ha scritto lui sotto mentite spoglie, che poi glielo dico, ma è davvero una rivelazione...me lo dovrò proprio centellinare...
- Dressel1981 per: Le Parole Non Le Portano Le Cicogne, che mi ha suggerito bene, perchè io le parole le amo...
e quando parlo di libri mi viene in mente questa cosa qua, che spiega in modo sicuramento più comprensibile dei miei deliri, cosa vuol dire amarli:

"i libri che da tanto tempo hai in programma di leggere,
i libri che da anni cercavi senza trovarli,
i libri che riguardano qualcosa di cui ti occupi in questo momento,
i libri che vuoi avere per tenerli a portata di mano in ogni evenienza,
i libri che potresti mettere da parte per leggerli magari quest'estate,
i libri che ti mancano per affiancarli ad altri libri nel tuo scaffale,
i libri che ti ispirano una curiosità improvvisa, frenetica e non chiaramente giustificabile."

(I. Calvino - Se una notte d'inverno un viaggiatore)

giovedì 21 febbraio 2008

Ho ricevuto un regalo...

Questa sera non ne ho. Non che non ne abbia di cose da scrivere, ma che "a sò sciantèda", e che invece di mettermi ad alimentare il mio demone ho passato il tempo che avrei dedicato al mio post a fare altro, che però se non sto attenta a frenare l'entusiasmo, anche se sono esausta, il demone si risveglia come con il Red Bull...è che poi ci sono persone che nutri e ti nutrono, della serie tu alimenti l'altrui ego (che dico così perchè son sottile, eh!) , l'altra persona alimenta il tuo demone, che e vederla dal di fuori può sembrare una cosa malata...ma invece, beh, io ci vedo della poesìa...e comunque, avrò poca fantasia, ma visto che i miei post sono la diretta conseguenza di quello che sento, dico faccio, beh, stasera ho ricevuto un regalo, di quelli che io apprezzo di più, che per me le canzoni belle sono perle per davvero (poi diventano monorotaie), che a me per farmi felice, in fondo non ci vogliono mica gesti eclatanti...anzi, più che i gesti, per me sono le parole...e quindi uno dei due regali che ho ricevuto è questo...grazie!

Che cosa resta di noi che scopiamo nel parcheggio
Cosa resta di noi: un rottame di Volksvagen
Il ricordo, si sa, trasfigura la realtà
La verità se ne sta sulle stelle più lontane
Ci rimane una città, un lavoro sempre uguale
Una canzone che fa sottofondo all’Indecifrabile.

Cosa rimane di noi, ragazzini e ragazzine
La domenica dentro le chiese ad ascoltare la parola di Dio.
Il futuro era una nave tutta d’oro che noi pregavamo ci portasse via lontano
Cosa rimane di noi
Ora che ci siamo amati ed odiati e traditi
E non c’è più limite

Sfreccia in cielo un aeroplano
Io ti amo e non ti penso mai
Penso a quello che ci resta
Vola l’aeroplano, Va lontano
Vola su Baghdad
Noi voliamo invano

Che cosa resta degli anni passati ad adorarti
Cosa resta di me
delle bocche che ho baciato in discoteca
Che cosa ne è della nostra relazione
Stupidi noi che piangiamo disperati
Che cosa resta dei sogni che avevamo nella testa
La nostra esperienza a che cosa servirà

Sfreccia in cielo un aeroplano
Io ti amo e non ti penso mai
Penso a quello che ci resta

Vola l’aeroplano, Va lontano
Vola su Baghdad
Noi voliamo invano

mercoledì 20 febbraio 2008

Di demoni...(neanche fossi Dylan Dog)...e Di Dediche (che ci si prova)...

Che, aperta parentesi, su Dylan bisogna che prima o poi un post ce lo scrivo, anche solo per il fatto che tipo a quindici anni mi ero fatta la passione di vestirmi come lui, che avevo tipo cinque camice rosse da abbinare alla jacca nera col collettone, i jeans e le Clark's...chiusa parentesi. Anche se oggi era stata una buona giornata, senza particolari paturnie o batoste psicologiche....il demone è venuto a chiedere conto. Che questo demone bisogna davvero che trovi il modo di mettergli un collare o qualcosa che lo costringa nelle sue stanze un po' più spesso, che se vado avanti così, il demone mi divora per davvero. E' che stasera ho passato l'ultima ora e mezza a cercare di scrivere una mail fiume al mio migliore amico, che non sta molto bene in questo periodo e che ce l'ha anche lui il suo serraglio di demoni, e che io lo capisco che ce li ha, però a forza di pensare ai suoi e dare delle bastonate al mio (che il mio per il momento è uno solo), ho esaurito la mia sfera autoprotettiva e quello che mi viene di positivo quando mi viene, l'ho finito e quindi il mio maledetto, quand'è scoccata la Mezzanotte, è tornato più forte che mai. E che poi mi dispiacco ancora, che tipo ieri sera stavo male, fisicamente, che c'avevo una botta di influenza o qualcosa di simile o un lunedì malato, che non sono riuscita a fare quello che avrei voluto, cioè essere vicina, ascoltare un amico che si sentiva solo, cercare di esserci...cioè essere quella che sono...C'ho dentro una cosa brutta, che è tipo una malattia da cui non riesco a guarire, che mi fa affezionare alle persone che meritano o che credo che lo meritino, una cosa che si potrebbe dire tipo empatìa....che è sempre quella cosa che ogni tanto mi fa sbottare che non ne posso più di capire e che sono la migliore amica, e che delle volte la mia empatìa si espande e che mi scopro ad affezionarmi e sentirmi vicina magari ad una persona che non ho mai visto. Che sulla Socialità e Signorilità ci si può scherzare finchè si vuole, ma vengono a chiedere conto sempre pure loro (ah già che non bastassero mica la Visa, L'Enel, l'Hera, la Toro Assicurazioni, la Cheapnet, il Monster's Game e quella cosa che non so se c'è più , che la chiamo Coscienza), che i deliri notturni della Vale non sono mica così easy. E quando mi si dice che sono una bella persona un po' mi vergogno, che mica me lo merito. al massimo una brava dee jay. E che mi accorgo poi, se rileggo i miei post notturni, che anche se dico sempre che le parole sono importanti, la punteggiatura che uso fa un po' accapponare la pelle, però non è colpa mia, è colpa del demone...cavolo un'idea geniale, bisognerebbe che qualcuno prima o poi si prendesse il pacchetto "Vale Delirio + Demone", che così se magari uno il demone mio se lo allisciasse un attimo magari poi mi lascerebbe un po' di tregua pure a me!
Malata di testa sempre. che domattina che in ufficio suonava tipo tranquillo, mi son presa un'ora di permesso apposta per andare in biblioteca in cerca di tre libri...e che adesso il mio personale shuffle ha deciso per "where is my mind?"...che è la soundtrack di "una di Quelle Scene"..x eccellenza...
Un bacio e un abbraccio a quelle poche persone che lo sanno o hanno quel che ci vuole per capire le mie dediche e i miei deliri....

martedì 19 febbraio 2008

Questa mattina

Questa mattina, ero sul terrazzo del mio ufficio che fumavo una sigaretta, e ho visto una scena che mi ha colpito. C'era questo gatto, bianchissimo, completamente bianco dal corpo, alle zampine alla punta della coda, che aveva preso un merlo, (anzi era una merla femmina, perchè non aveva il becco arancio) e questo si divincolava con tutte le sue forze, cercando di sfuggire si suoi artigli...io, ero ipnotizzata dalla scena, non riuscivo a smettere di guardare, anche se provavo tanta pena per il merlo...ma quando ormai il suo destino sembrava deciso; con un frullo disperato è volato via, e il gatto bianco è rimasto a guardare in aria, una macchia rossa di sangue che gli sporcava il musetto candido...
Ecco, io ho pensato che è un mondo selvaggio e che tutti noi siamo feriti in qualche modo, però ho pensato anche che a volte, un paio di ali aiutano...

...Oh, baby, baby, it's a wild world, It's hard to get by just upon a smile...

domenica 17 febbraio 2008

A celebration


Un po' fetish come cosa, ma Fetish è una parola che mi piace. Sto pensando di farmi un libbriccino con le parole che mi piacciono, che le parole sono una gran bella cosa, a parte che le parole sono importanti, le parole sono proprio belle. Che amo gli U2 non è una novità, che amo le foto neanche, ma U2 + foto davvero belle secondo me è un gran connubio, e come diceva Wenders: "il bianco e nero è il colore della verità"











Le Cose Che Ho Imparato Nella Vita - Paulo Coelho

- Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.
E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
- Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
- Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
- Che le circostanze e l’ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
- Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
- Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
- Che la pazienza richiede molta pratica.
- Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
- Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
- Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto te stesso.
- Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
- Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
- Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
- Forse Dio vuole che incontriamo un po’ di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
- Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
- La miglior specie d’amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
- E’ vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
- Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un’ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
- Non cercare le apparenze, possono ingannare.
- Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
- Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
- Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
- Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
- Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
- Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
- Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
- Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
- Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.
- Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.

Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride e ognuno intorno a te piange.

M.C.R . - In Qualche Splendido Giorno

Il faro tagliava la notte, un filo d’acqua bagnava la strada
Camminavano insieme in direzione del ponte, da un portone una tromba suonava
Lei guardava in basso le scarpe, tra cicche spente, giornali e lattine
Lui fischiava un vecchio blues e pensava ad una cosa qualunque da dire

Ma non piangere per me, non piangere per me
Perché presto o tardi sai sarò di nuovo qui intorno
Ma non piangere per me, non piangere per me
Ci troveremo ancora sai, in qualche splendido giorno

Una vecchia indiana vestita di giallo li osservava seduta a un balcone
Lei sorrise appena e gettò una moneta al mendicante dal cappello marrone
Lui marcava i passi come Jimmy Dean, masticando una frase d’addio
"Ogni cosa è già fatta, ogni cosa è già detta, quando vedi che il racconto è finito."

Ma non piangere per me, non piangere per me
Perché presto o tardi sai sarò di nuovo qui intorno
Ma non piangere per me, non piangere per me
Ci troveremo ancora sai, in qualche splendido giorno

Il marciapiede era grigio e deserto, nella notte un lampione brillava
Lui la strinse forte al suo fianco, mentre lontano un cane abbaiava
"Era tutto scritto da sempre sai. Era racchiuso nel mazzo di carte
Che la donna rossa si incontra col fante, ma alla fine il giro riparte"

Ma non piangere per me, non piangere per me
Perché presto o tardi sai sarò di nuovo qui intornoMa non piangere per me, non piangere per me
Ci troveremo ancora sai, in qualche splendido giorno
Lei gli disse: "Che il viaggio sia buono"

Lui rispose soltanto: "Lo sarà"

Domenica di Classe

Ennesimo appuntamento con una Domenica di Classe. Ovvero, sveglia tardi, trascinarmi in sala, aprire gli scuri, scoprire che c'è un bellissimo sole, che se da una parte fa bene per l'umore, dall'altra restare in casa a delirare non fa bene. Chiamato in Capitaneria con tono molto professionale: "Buongiorno, avrei bisogno di un aggiornamento sulla situazione di due navi MSC, quando sono previste salpare la Caitlin e l'Anastasia?" e la risposta è stata: "MSC Caitlin domattina, alba, MSC Anastasia domani ore 20.00" e quindi si è andato a far friggere il mio progetto di andarle a vedere sfilare sul molo. E così tanto per cambiare, rimango a casa, a delirare, leggere e magari un po' di divano e film. Poi la domenica, mi metto sempre a leggere le poesie, o i testi delle canzone belle, che trovano terreno particolarmente fertile, e attecchiscono bene, che poi il demone la domenica ha particolarmente fame e ha bisogno di essere nutrtito. Quasi ora di pranzo...cosa prevederà mai il menù? 4 Salti in Padella, pomodoro e basilico che le cose semplici son sempre una garanzia (ecco, mi sa che un certo pranzo di Cinghiale sia una garanzia migliore, ma per mia sfortuna mio babbo non si diletta di cucina...)

sabato 16 febbraio 2008

Perchè vorrei essere un container? Di container, stanze d'albergo, di noia e di altre sciocchezze...

Perchè da una parte i container hanno lo stesso fascino che hanno le stanze d'albergo. che per me il loro fascino ce l'hanno, cioè sono scatole vuote, che vivono di momenti vissuti e diventano il contenitore di un sacco di emozioni, respirano per un attimo al tuo stesso ritmo, si fanno scenario muto ma necessario a quello che stai vivendo. Ne vedono tante le stanze d'albergo, se quei muri potessero parlare...e non a caso uno dei miei film preferiti è The Million Dollar Hotel, che io mi vedo un po' come Eloise (oddio se mi vedessi allo specchio ogni giorno come si vede Milla forse di paturnie ne avrei qualcuna in meno...), e un altro che mi è piaciuto molto è anche Four Rooms. Ah già, ma il post non era sulle stanze d'albergo, è che perdo sempre il filo del discorso. I container secondo me sono una cosa fantastica, container vuol dire appunto contenitore, che è una bella parola, che vuol dire racchiudere qualcosa, e lo stesso container nel suo continuo (che fa pure assonanza) avanti e indietro, racchiude davvero cose diverse, che hanno ognuna la sua storia dietro....da un trasloco in Georgia, ad una fornitura di mobili Ikea a Jeddah, da una batteria di frigoriferi Smeg a Cipro a 25 tonnellate di pasta Barilla a Dubai, solo per fare qualche esempio. E quante ne passano i container, quanti porti vedono...posso solo immaginare il loro viaggio, toccando ogni porto e annusando per qualche ora l'aria, l'odore, i suoni e i colori di una terra diversa....e tutti gli imprevisti che devono affrontare, dalle tempeste agli scioperi....le linee che seguo mi affascinano...Ravenna-Venezia-Koper-Gioia Tauro-Pireo e poi...da Pireo una serie incredibile di opportunità, Izmir, Istanbul, Mersin...o prendere la via della Grecia: Heraklion, Salonicco, Volos...o Cipro...che io sono innamorata da una vita dell'idea di Limassol...o il Medio Oriente, l'India, la Cina e un sacco di posti/porti che non sapevo neanche bene che esistessero...perchè anche se in Geografia non sono ferratissima, io ci sogno dietro a queste cose. E poi, io che ci lavoro dentro, so quante persone ci stanno dietro ad ogni singolo container, una cosa incredibile, perchè un container pieno di Ferrero Rochè & Kinder di ogni genere, arrivi in Libano...beh non scherzo a dire che almeno cento persone a dir poco, ci hanno messo lo zampino. E io che non sono normale, di essere parte di questo tragitto ne vado fiera, e nel mio piccolo sapere che quello che faccio ha un peso rilevante in questa Odissea mi dà soddisfazione. Uno dei tanti aneddoti che mi hanno colpito delle "mie" navi, siccome il fondatore della MSC è un napoletano, nessuna nave avrà mai un viaggio col numero 17....dal 16/a si passa in diretta al 18/a. E poi una cosa bella che mi piace da matti, è che le navi MSC hanno tutte (ed è un parco navi mica da ridere!!!) nomi di donna...tutte....io ci vedo della poesia in questa cosa...
Ed è per tutti questi motivi che domani mattina chiamerò in Capitaneria per sapere a che ora parte una delle "mie" Navi, e come se avessi un appuntamento galante Voglio con la V maiuscola, trovarmi sul molo di Marina e fare ciao ciao con un affetto che ha quel massimo di materno che ho dentro di me, alla Caitlin o all'Anastasia (spero nella seconda!)

MSC CAITLIN - Voy 62/A
Koper
Tieste
Venice
Ravenna 17.02
Izmir
Haifa
Ashdod


MSC ANASTASIA - Voy 265/A
Venice
Ravenna 17.02
Ancona
Piraeus
Limassol
Beirut
Lattakia
Izmir
Gioia Tauro

Liberi di dissentire, ma per me è un Poeta!

Avrò pure perso la sfida per il premio dei Bambini Comunisti, ma sinceramente, per me quest'uomo è un poeta e aver condiviso il vino con una persona che ha scritto una cosa come questa, mi illumina d'immenso, e di bottiglie ne vorrei aver condivise ben più di una....

Non starò più a cercare parole che non trovo,
per dirti cose vecchie con il vestito nuovo,
per raccontarti il vuoto che, al solito, ho di dentro
e partorire il topo vivendo sui ricordi,
giocando coi miei giorni, col tempo...
O forse vuoi che dica che ho i capelli più corti
o che per le mie navi son quasi chiusi i porti;
io parlo sempre tanto, ma non ho ancora fedi,
non voglio menar vanto di me o della mia vita
costretta come dita dei piedi...
Queste cose le sai perchè siam tutti uguali
e moriamo ogni giorno dei medesimi mali,
perchè siam tutti soli ed è nostro destino
tentare goffi voli d' azione o di parola,
volando come vola il tacchino...
Non posso farci niente e tu puoi fare meno,
sono vecchio d' orgoglio, mi commuove il tuo seno
e di questa parola io quasi mi vergogno,
ma c'è una vita sola, non ne sprechiamo niente
in tributi alla gente o al sogno...
Le sere sono uguali, ma ogni sera è diversa
e quasi non ti accorgi dell' energia dispersa
a ricercare i visi che ti han dimenticato
vestendo abiti lisi, buoni ad ogni evenienza,
inseguendo la scienza o il peccato...
Tutto questo lo sai e sai dove comincia
la grazia o il tedio a morte del vivere in provincia
perchè siam tutti uguali,
siamo cattivi e buoni e abbiam gli stessi mali,
siamo vigliacchi e fieri, saggi, falsi, sinceri... coglioni!
Ma dove te ne andrai? Ma dove sei già andata?
Ti dono, se vorrai, questa noia già usata:
tienila in mia memoria, ma non è un capitale,
ti accorgerai da sola, nemmeno dopo tanto,
che la noia di un altro non vale...
D' altra parte, lo vedi, scrivo ancora canzoni
e pago la mia casa, pago le mie illusioni,
fingo d' aver capito che vivere è incontrarsi,
aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare, bere, leggere, amare... grattarsi!

Incoerenza, di sabato

"ma è meglio poi, un giorno solo da ricordare...che ricadere in una nuova realtà sempre identica..."

Questa frase mi piace davvero tanto. E' il modo in cui mi sono sempre comportata, se ci penso bene.

- Mi mancano i viaggi in treno, che hanno qualcosa tipo Odissea, che per fare 200 km ci metti una giornata, però alla fine la cosa bella dei viaggi in treno non è dove devi arrivare o perchè, ma il senso del movimento, l'attesa, le cose che vedi sfilare per un attimo, e che però magari ti rimangono impresse per tanto tempo, immagini, flash, sensazioni, nel mio caso poi sono sempre accompagnate da una colonna sonora...non dimenticherò mai ad esempio, la mia prima volta in Irlanda, quando il treno si lasciava alle spalle Dublino, per raggiungere Belfast, che stavo ascoltando Satellite Of Love, nella versione di Milla Jovovich and The MDH Band

- Sto guardando affascinata il modo in cui i raggi di sole si specchiano e si riflettono sulle innumerevoli cornici delle foto che ho nella mia casetta

- Nutro una strana passione per i cani botoli, il classico bastardino con le zampe corte e la pancia che quasi gli sfrega per terra, proprio mi fanno tenerezza, prima ne ho visto uno che sono davvero dovuta scendere dallo scooter per dargli due carezze

- Amo le foto, farle e riguardarle, e per quanto la digitale sia una conquista, amo il fascino di sfogliare i vecchi album, che eri tu, magari 7/8 anni fa, ma vederle sulla carta patinata, sembra davvero un'altra epoca...

- Cerco di fare di tutto per non essere triste, ma coccolo con fin troppa morbosa malinconìa i miei ricordi e in genere, ogni cosa che disponga il mio animo al rimpianto

- Vorrei essere diversa perchè sarebbe tutto più facile, ma allo stesso modo, se potessi cambiare, barattare una vita di spensieratezza contro i miei perenni perchè e riempire quel buco che ho dentro, quel vuoto, quell'angoscia, non sono per niente sicura che lo farei

- Vorrei tornare bambina, non perchè sono stata una bambina felice, ma perchè vorrei riprovarci a vedere se lo potevo essere

- Domattina chiamo la Capitaneria di Porto, che ho bisogno di un'informazione...su cui si baserà la mia domenica pomeriggio

- Mi manca andare a funghi, può sembrare una cosa da ridere, ma invece c'è tutto un rito dietro, mi sono ritrovata per caso a parlarne l'altra sera e allora ho cominciato a pensarci (i posti buoni per i porcini li ho ripassati mentalmente e se vuoi, poi li posso pure condividere!)

- Mi piace essere Romagnola, (in questa vita eh...mica abbandono le mie origini), davvero essere Romagnoli è una bella cosa, una miniera di risorse...di spunti....di ogni...
"Stanotte ho sognato il porto di Rimini che si apriva sopra un mare gonfio, verde, minaccioso come una prateria mobile sulla quale correvano nuvolosi carichi, verso terra."

- Devo comunque, trovare un modo per pensare di meno, che a forza di darmi input da sola e di pensare troppo...sto davvero partendo per la tangente...io però credo che sia anche colpa del freddo e dell'inverno, che io le mie colpe me le prendo e ne ho tante, ma contro il Generale Inverno non c'è un cazzo da fare, non vincerò mai...

Vi prego, fermatemi

SAVE ME
Ovvero salvatemi da me stessa.
Mica ce la faccio, da sola passo all'imbarco in diretta...Vorrei essere un container...
Sono le 4 passate. ma vorrei essere in ufficio.
Con le mie navi a cui star dietro....
Mi sa che mi ci vuole uno bravo...però non mi ci metto d'impegno, perchè alla'alba arriva la MSC CAITLIN, lei non è mia amica, la mia amica arriva più tardi...Lei è "una delle uniche certezze che ho"...................

venerdì 15 febbraio 2008

A sto giro ce n'è poca...

Ma ci provo lo stesso. Già ci ho messo un sacco di tempo per riuscire a fare una soundtack buona...e poi ho quasi le allucinazioni perchè è stata una giornata pesantissima. Sì il mio lavoro mi piace, l'ambiente è una favola e oggi ne ho avuto ancora più dimostrazione, ma quasi 11 ore sopra booking e polizze si carico...beh sono uscita che avevo davvero le allucinazioni...fortuna che domattina posso dormire! C'era lo spettro del sabato mattina working, che non è che è un problema perchè mi scocci, o debba fare chissà chè, ma viste le mie medie 4 ore sonno durante la settimana, almeno il sabato, poter recuperare un po' ci sta tutta, quindi ho fatto la tirata unica. Neanche la mia corsetta quotidiana mi sono potuta fare. Stasera avrei pure avuto di fare modo di fare un po' di vita sociale, che mi lamento tanto che non ne ho, ma ero troppo cotta e quindi ho dato il pacco pure io (sorry sorry Ugo, non ero proprio una compagnìa attendibile! e intanto che ci sono ti mando un abbraccio e ti dico che ti stai dimostrando sempre più un amico...gli sms deliranti in ufficio poi, sono il top!!). Nel mio essere Signora, certe volte realizzo che se anche avrei voglia di far qualcosa, non jela posso fà. E comunque non è che per forza se si sta in casa da soli, è proprio stare da soli, perchè certe volte ci si trova a dividere lo stare fisicamente da soli, con qualche altra persona e allora non è più stare da soli, è come stare da soli però tutti e due, che però così suona come tipo lamentarsi e invece non è da lamento...ah già la parola che non mi veniva era Compagnìa, che ci sono tanti modi per farsela. Perchè a pensarci,compagnia e solitudine sono parole importanti, ma fragili. Io lo sostengo sempre che le parole sono importanti, però non è neanche che ti debbano rendere schiavo di quello che dici, che non vuol dire essere coerente, ma tipo che ci credi davvero quando le dici, è che bisognerebbe riuscire a trovare il modo di far sì che quando pensi una cosa, non venga inquinata da niente, e che dolce abbiamo appurato che è un aggettivo da sostituire ma non so ancora con cosa e che sarebbe giusto che la Serendipity prendesse un po' più posizione, cioè che per quanto sono una Signora , in questo caso una Signora Dee Jay , non ci sta che se sto io ascoltando i Doors e qualcun'altro Fango. O forse sì? adesso mi è venuta un'idea malata su questa cosa dello shuffle, io, premettendo che in statistica ed equazioni non ci becco mezza, però ho qualche ideuccia mia sulla Serendipità e sul Destino, lancio una sfida al Fato, se un certo pezzo che adesso decido (e poi faccio come il gioco di prestigio delle carte, come il mago Casanova, ma in meglio), ha da uscire in contemporanea, vuol dire qualcosa. Non so neanch'io cosa, è la mia piccola lotteria personale. Non fateci troppo caso. Così è, così sono ed è quasi ora di posare la mia bionda testolina bacata....

Hiraeth II (Isle-Lander)

Isle-Lander mi sa che è un parola che suona un po' come come un contro senso, fa venire in mente tipo Highlander, che però è un'altra favola, e siccome io mi volevo differenziare, anzi, non ho bisogno di differenziarmi, ma volevo fare capire, e così diciamo "Donna Delle Isole". Penso che Cisco e i Modena City, all'epoca, si siano ispirati a me quando hanno scritto una certa canzone...
Una volta ero una donna delle isole, lo so, in, una mia vita passata, e quei ricordi si fanno sempre più strada dentro di me, vivevo in una piccola isoletta ad Ovest Di Galway (che all’epoca si chiamava Gaillimh) . era una vita semplice, scandita dal trascorrere delle stagioni e dall’alternanza tra notte e giorno, luce e buio. Il giorno si lavorava…si cucinava, si gucchiavano le maglie per i nostri uomini….la sera, stanchi ma appagati di quello che eravamo riusciti a fare nella nostra piccola comunità, ci si trovava vicino al fuoco, ad ascoltare le storie che ci raccontavano gli anziani…le leggende, che poi erano sempre le stesse, ma ce le raccontavano ognuno a suo modo, e quindi era sempre una scoperta. Che ricordi di quelle serate, il profumo della torba che bruciava piano nel grande camino in pietra della casa del popolo, la birra scura che rinfrescava la gola e scaldava il sangue, il suono dell’arpa e dei tamburelli, la vecchia guercia che diceva che era stata l’amante di un principe, ma nessuno ci credeva, il vecchio Iain che una volta aveva venti barche, che una tempesta gli portò via, assieme a quattro dei suoi cinque figli, Padraig, che da piccolo si diceva che era stato portato via dalle fate e di quelle notti in cui era scomparsi, portava con sè ricordi e ballate struggenti. Quando la notte calava, tornavo nella mia casa, con il mio compagno di vita, ci sdraiavamo e facevamo l'amore sulle pelli di montone, con il vento che sibilava artico tra le pietre sconnesse delle nostre pareti, che avevamo tirato su assieme, con il sudore, la passione e la voglia di costruire il nostro futuro...il calore del focolare, che nell'impeto del momento magari lasciavamo addormentare, la piccola lucerna di grasso di foca, che proiettava ombre danzanti sulle pareti...e poi dopo, un nuovo giorno...
E d'un tratto quelle nuvole color cobalto, quelle rocce aspre spazzate dal vento, dove solo gli albatri temerari si avventuravano, incuranti delle forze primordiali dell'acqua e dell'aria, esplodevano di una luce così pura e così pulsante da accecarti...l'arcobaleno sui cui tante leggende si narravano, ti appariva così vicino che l'avresti potuto raggiungere e tenere nel palmo della tua mano; le gocce di pioggia parevano cristalli che evaporavano al primo sole, sul viola intenso dalle mille sfumature delle colline d'erica...il profumo dell'erba, i belati delle pecore, il suono dolce della risacca, quel senso di immensità senza confini...mi facevano sentire viva, a casa...
Un giorno venni strappata da quella che era la mia vita, così semplice e così felice, venni strappata via dalle onde del tempo e portata in una terra lontana, dove non c'erano quei cieli immensi e dove ogni giorno senza quei suoni, quei colori e quei profumi, era uno strazio, nel mio cuore...e anche se gli anni trascorrevano, e la ferita sbiadiva, così non sarebbe mai stato per la mia malinconia e la voglia di tornare...
Quella sarà sempre la mia terra. Questa è la mia favola, questa è la mia Hiraeth.

Hiraeth I (prefazione)

Che adesso, bando ai deliri, spiego chi sono.
Hiraeth è una parola gaelica, in italiano se si volesse fare una traduzione presappochista letterale, si direbbe "nostalgia". Ma il gaelico è pieno di poesia e non è così riduttivo (che se avete letto Dylan Thomas e quello che si portava dentro, forse qualcosa avete intuito) , e quindi il senso letterale di Hiraeth, quello interiore è: "malinconia del cuore, respirando il ricordo della terra amata". Questa cosa la lesso in in un libro che parlava di monaci Irlandesi, spesso esiliati e perseguitati e costretti a lasciare la loro patria. Quindi, ancor prima che il mio piedino misura 37 (o 39 1/2 nelle Nike da corsa) posasse per la prima volta sul suolo dell'Isola di Smeraldo, queste parole mi rimasero impresse, marchiate a fuoco.
E dev'essere proprio una cosa particolare che me la sono sentita così mia, perchè a cercare su Google i risultati sono quattro in croce e cone nick/alias/avatar è sempe disponibile, Quindi comincio col dire che sono stata originale, anzi non è che mi sono scelta un nick, è stato lui che ha scelto me.


(....segue....)

giovedì 14 febbraio 2008

Overload (Sono Una Signora!)

Corto circuito corto circuito corto circuito!!! Troppe cose da dire stasera...e siccome i collegamenti tra i miei neuroni (dette sinapsi) già da un po' hanno smesso di funzionare come dovrebbero..beh non garantisco che quello che scrivo sarà coeso (già quando facevo i temi, al liceo, prendevo i 9 ma il mio prof. aggiungeva commenti sulla mancanza di coesione e i voli pindarici!).

San Valentino è (quasi) passato senza intoppi. Non ho ancora cenato perchè non ho ancora fame e perchè mi scoccia mettermi dietro persino a scaldare una pizzetta al microonde...del resto oggi ne ho fatta tanta, al lavoro e quindi ci sta anche che sono un po' sciantèda...in ufficio da me, c'è un'epidemia di I...Ignoranza, Influenza, Incinta....davvero...l'Ignoranza (quella sana e genuina intendo) è una mia dote di natura, l'Influenza me l'hanno già passata...ueh, non sarà mica il caso che faccia anche un test di gravidanza, che certe cose non si sa mai che siano contagiose???

Visto che Il Mio Onomastico non è ancora finito, beh, dài, mi si può ancora festeggiare...sì sì lo so, che sono contraddittoria, ma se mi si volesse un mondo di bene, non mi offenderei mica. Beh e poi, anche se sono single ho ricevuto qualche regaluccio carino...no,no,no, niente spasimanti, la mia mamma, che visto che ha deciso di chiamarmi Valentina, poi se ne deve pure assumere le responsabilità e quindi mi ha regalato: una mega scatola di Baci Perugina (che non è perche c'hanno i bigliettini con le frasette belle, è perchè son buoni e basta) e una fornitura di 4 salti in padella....davvero non scherzo, 7 confezioni tutte diverse....che dire, certe cose mi commuovono e mi illuminano d'Immenso!!!

E poi, lo devo dire pure io, no dài, io non mi posso pavoneggiare (cioè non posso usare la stessa parola), quindi ci ho pensato, e visto che non posso dir d'essere S*******a, anche se lo sono alla mia maniera, dirò che sono una Signora, così, alla Romagnola, nel senso di classe..."io che sono una Signora e una Donna di Classe", suona bene no? Per la faccetta Skype ci metteremo daccordo....

E poi trovarsi d'improvviso così popolari, e che cavolo, io ho bisogno di consigli che non sono mica abituata a gestire cotanta popolarità, che neanche se andavo a far la Tronista da Maria...e che poi si scopre che quando si è suonati, ce ne sono degli altri come te e quando hai da dire delle cose che credi che non le capisca nessuno, beh invece realizzi che non è così e che il mondo è paese e si può essere vicini anche se si è lontani una penisola, un canale della Manica o una SS Vitale, e che così, quando pensi a queste cose qua, un sorriso che non immaginavi di poter tirar fuori, esce spontaneo, perchè è come un abbraccio, che anche se non ne senti il calore fisico, senti quello che ti fa nascere dentro e allora se la tua testolina è così presa a pensare a tutte queste cose diverse, ti rendi conto che non hai trovato il tempo per essere triste....

Lonely Hearts (Club Band)

Buon San Valentino a tutti i cuori solitari!! Non dico che San Valentino è una festa del cazzo solo perchè è il mio onomastico, è quindi beh, pur sempre una festa è. Ma odio con tutta me stessa tutte le vetrine piene di cuoricini smielosi e di pupazzetti con gli occhi languidi (che finiranno poi per andare a prendere polvere in fondo all'armadio, e col tempo non ricorderai neanche più qual'era l'amore della tua vita che ti aveva fatto il dolcissimo dono)...o i menù ritoccati per l'occasione (anche il conto guarda caso è giusto un po' ritoccato, ma si sà, per amore mica si guarda al portafoglio!) , con l'antipastino in fantasiose coppette guarnite coi gamberetti (surgelati) o il risotto alle fragole (quelle fragoline premature striminzite e artificiali, che secondo me le colorano prima perchè siano del giusto rosso passione!) le ostriche con lo champagne (eh già i nostri prosecchi dell'Oltrepò sono troppo grezzi per l'occasione), il soufflè al Salmone (oh e dire che io per il salmone ci vado matta) o il semifreddo al cioccolato con salsa alla vaniglia, panna e peperoncino...tutto questo rosa...tutti questi cibi afodisiaci...tante candele da rischiare di prendere fuoco al minimo gesto non calcolato...peccato che dopo un'abbuffata del genere a riempirti il pancino primo e la mazzata sulla Visa (sempre che non decida di abbandonarti nel momento in cui vuoi fare la migliore figura da signore che potevi!) dopo...la libido sia completamente azzerata..."cavolo ma noterà il mio Underwear D&G?"...oppure "il mio completino di pizzo nero sarà sufficentemente hard?"...e in macchina la musica sarà adatta? chiaro che non te ne puoi uscire dopo la cenetta a lume di candela con uno dei tuoi cd carichi, ci vuole "Atmosfera"" e quindi le "One" o "With Or Without You" si sprecano...quanto sdilinquimento...

Ma basta con questi clichè!!!! E per chi volesse malignare dicendo cose tipo: "Anche la Volpe diceva che l'uva non gli piaceva..."

Io che sono avanti...col salmone ci pasteggio allegramente ogni weekend...allo champagne con tante bollicine preferisco la Guinness sgasata...il peperoncino lo metto su tutto...accendo candele ogni volte che mi gira...la mia biancheria intima è sempre nera di pizzo anche se sono on my own e One non mi piace anche se ascolto gli U2 ogni giorno che fa Dio...dicesi stile...(anch'io nel mio piccolo sono "Splendida"...eh eh eh...ci vorrebbe una certa faccina di Skype...ma dopo qualcuno mi accuserebbe di appropriazione indebita! :)


And now Vale Vee Jay si presta alla farsa romantica, ecco le "mie songs":


Beh...questa entra bene nel mio periodo '80's trash e fa parte assolutamente dello schema (mi scoccia dirlo ma pure nel mio!): "prendi una donna...trattala male..."


Questa è il classico:..."Non posso vivere, con te o senza di te..."

Questa non mi mi fa morire, ma in un momento di demenza, l'avevo messa come suoneria personalizzata del ragazzo con cui avevo una storia...e così quando la sentivo inaspettata, mi emozionavo...cogliona!!!"


In questa mi riconosco tanto, è la mia "canzone dell'amore perduto", perchè è stata la soundtrack di quando uno dei miei primi fidanzati, a 17 anni mi lasciò, in discoteca....e da allora mi è sempre rimasta dentro, una specie di trauma..."You're So Fucking Special!"


Di questa mi piacciono le parole, il senso catastrofico, fanculo tutto, vivere solo il momento...


Beh...questa che dire...è il mio motto..."Tante volte l'incoscienza, è la strada della virtù!"...e soprattutto su questa canzone ho dei ricordi stupendi...assurdi sicuramente, ma momenti che non cancellerei mai!!!


E l'ultima dell'elenco...per la perdita dell'innocenza, per quando ancora credevo nei cuoricini e perchè comunque in fondo rimango una sentimentale....