mercoledì 2 dicembre 2009

Runaway Train

Un anno fa ho preso un treno, proprio un anno fa, a quest'ora c'ero ancora sopra, non Alta Velocità, un Eurostar normale, da Bologna a Milano Centrale. Col mio I-Pod, lo zaino storico compagno di viaggio e un trolley enorme. Ho preso un treno sull'onda dell'entusiasmo, dell'euforia, della voglia di viaggiare, della voglia di homecoming, beata incoscienza e menefreghismo di fronte ad un futuro incerto, ad un lavoro che di lì a venti giorni non ci sarebbe stato più, io ho preso quel treno, quel treno che moralmente aspettavo da giorni, con un sorriso buono per l'occasione e tanta emozione nelle tasche del mio parka col cappuccio di pelo.
L'inizio di un viaggio, tra il clangore dei binari e la ressa della folla in stazione, un incontro, parole che tremavano neanche tanto per il freddo, la paura e la voglia, la sorpresa, lo scoprire, quando ancora credevo che la mia vita fosse la mia, e non una serie di scelte fatte per contrarietà.
Ho molto "Eskimo" in testa, e anche "Ti ricordi quei giorni". L'amarezza di fondo, la disillusione, perchè il "Tempo andato non ritornerà" e io sono sempre uguale a me stessa, mai diversa, passano le stagioni e cambia la luce fuori dalla finestra, le ombre arrivano sempre prima.
A chi mi dice che è meglio soffrire un po' ma avere vissuto non sento di dare torto, ma vivere ogni giorno nel rimpianto e nella nostalgia di quello che è passato e non tornerà mai più è una prova ardua, purtroppo ho un ottima memoria, purtroppo.

1 commento:

Baol ha detto...

Già, purtroppo

un bacio