giovedì 20 agosto 2009

It's all over now (Baby Blue)

Non c'è che dire, la mia rimpatriata in Romagna altro non lascia se non la domanda di come io abbia fatto a trascorrerci oltre trent'anni di vita.
Se la mezzaluna fertile è una culla di civiltà, il piattume romagnolo della bassa, è una culla di infelicità.
Non per niente mica l'avevo detto a nessuno, non sìa mìa che ci siano aspettative nei miei confronti, che io le aspettative so far solo a deluderle, e quindi meglio muoversi in sordina.
Capito a sorpresa alle 7 del mattino o alle 3 del pomeriggio, poi mi si può sempre dare qualche calcio nel sedere se la mia inaspettata presenza dà noia.
Oggi è stata una giornata peggiore, se male è lo standard, oggi male all'ennesima.
Mia mamma mi ha convinto ad andare a trovare mio nonno, che non vedevo da oltre un anno.
E non è per la scusa che mò sto a Berghèm, è che io le cose non le voglio vedere.
Sarò insensibile dicono, io dico che siccome c'ho già il Demone e il famoso buco nero, dentro, cerco di evitarne altri....ebbene sarò una codarda, ma io già fatico a gestire la mia piccola e personale infelicità, che a buttarci sopra altro dolore è come buttare l'alcool sulla carbonella fatta male.
Io sono la brace fatta male.
Come e perchè la vita fa questi scherzi?
Io non ce la facevo. Io sono scoppiata a piangere subito, del resto pare non sia un evento rilevante...Ma insomma...le persone così? Io non ho questo gran legame, ma la vista di questa creatura, che peserà si e no 50 kg, consumata, immobile, intrappolata nel suo corpo...che non riesce a parlare....questo mi ha colpito, a vedere quelle labbra che si muovevano, e quegli occhi che parevano avere avuto un singulto di riconoscimento....
Quella pelle così sottile e macchiata, che ho chiesto perchè era così fragile, che la risposta "perchè è vecchio, poverino" non mi è piaciuta.
Mia mamma mi ha detto che dovevo essere contenta perchè sono stata riconosciuta, perchè ha flebilmente pronunciato il mio nome, beh non ero contenta.
Mio nonno fino a due anni fa "dava della paga", come si dice qua, a tutti, autonomo e indipendente, in motorino (perchè non ha mai preso la patente, lui!) e la sua canna da pesca...un uomo gentile e pacato, quando non bestemmiava...comunista nel cuore, giocatore di Briscola e Mah Johng, tirchio e assolutamente restìo alla tecnologia....
Imboccato a cucchiaiate di gelato perchè non riesce a masticare nulla.
Così fragile e impotente su quel lettino, inghiottito dalle lenzuola di carta velina che spacciano come cotone sterile ospedaliero.
Mia mamma ci si è abituata, io non ho la fòrsa (scritto così eh).
C'era un letto a fianco e sopra delle foto di nipoti e cagnolini.
Aldo si chiama, il suo compagno di stanza, i nipoti e i cagnolini erano di quell'altro.
Io pare che teoricamente diventerò zia, preferisco chiamarmene fuori a priori.
Essere vivi così?
Io non ce la faccio a vedere queste cose.
Io convivo con la morte da sempre, io e la Mietitrice abbiamo un rapporto contorto (come tutti i miei rapporti, del resto), ma non riesco a vederla così "vivida", così capace di tenere le redini, di giocare, di tenere appesi i suoi fili maledetti...la coscienza del suo potere mi destabilizza...del resto è come la scoperta dell'acqua calda.
Piazza di Russi ore 17 di un pomeriggio che torrido è un aggettivo scontato.
Winston Blue & Beck's.
(la part II ora non posso, non ci riesco mica....too much pain....)

venerdì 14 agosto 2009

Ashes to ashes

Sono
la brace divorata, consumata,
sono quella brace che ha ancora il tepore
il profumo del legno
che ha consumato anello dopo anello.
Sono
respiri sottovoce
umidi e nascosti,
respiri che hanno paura,
respiri che esalano se stessi per potersi fondere.
Sono
quella cenere
a cui basta un soffio
per disperdersi
senza scintille.
Sono
un ciocco di torba:
il grido di un gabbiano può risvegliare l'oceano,
la sferzata di un alare assopire tutto.

mercoledì 12 agosto 2009

New Born

Post breve. Solo perchè ho voglia di straparlare. Solo perchè si dice che non sorrido mai, in effetti la cosa non è lontana dal vero, non rido e non sorrido quasi mai, però ogni tanto sfuggo alla mia immagine funerea, e si riesce pure a portarmi fuori dalla cripta.
Cazzo che bella una birretta fresca sul lungolago da aperitivo, e passare per miracolo in Trentino A.A. e i Canederli....:)
AMO le montagne, amo subito quando capisco che sono in Trentino, e vedere Tione 18 km, penso alla mia nonna, si sottovaluta l'idea della montagna, non bastano due colline, la montagna ce ne vuole per essere tale.
Pbah, è una parola onomatopeica, riassume quello che esprimo di solito: scazzo-non convinzione-incertezza.
Oggi pochi pbah, proprio pochi.
Oggi ero entusiasta. Oggi sono stata bene.
Io non sono ancora defunta, io riesco ancora ad essere l'idiota che si fa gli fa autoscatti e minaccia di buttarsi nell'acqua melmosa a fare il bagno, (che però nel lago dopo era più bello!) quella che a fine pasto prende ancora la polenta e funghi, quella che nelle foto ha gli occhi spiritati, quella che ghigna e sogghigna e cancella le foto dove non viene bene (sono la maggior parte!) , quella Hiraeth è come la brace.
Quella Hiraeth, quella Vale, quella w.o.w.y. ringrazia di cuore chi non l'ha abbandonata, (mandata a culi, avrei detto quando ero romagnola) , chi le è stato vicino, chi la sopporta tutt'ora.
Forse è per i Placebo, non si può non amarli....io mi sono chiusa dentro a non vedere le stelle cadenti il 10 di agosto, le mie stelle non si avvereranno eppure le ho vicine.
Non saranno neanche i Muse....Starlight e Plug In, stanno solo dentro un'autoradio o in compagnia di cd persi.
Quello che amo davvero io lo so che non è perso.
Oggi, per un attimo, ho rivissuto qualcosa che non ci sarà mai più, i miei 14 anni, i Free, il mio giradischi improvvisato in camera, il mio babbo che gli rubavo i dischi belli: Guccini, Deep Purple, Beatles....
C'era quel mobiletto di legno, l'aveva fatto lui, il mio babbo all'epoca era bravo a fare i mobili, e io non vedevo l'ora che loro se ne andassero per "sentire i dischi a tutto volume come fanno i giovani d'oggi".
Non gli U2, non i Placebo, non i Muse, mi toglieranno mai dall'anima e dal cuore tre pezzi, che se dovessi morire li vorrei al mio funerale, e ringrazio di cuore per avermi indicato la strada: Stairway .... - Child in time - Eskimo
Sarà mica per il rock vecchio, quello evocativo...
Ah sono innamorata delle cose vecchie ed evocative...
Questa sera non ho la forza di impegnarmi per le foto...cliccare sul link per le foto....io sono.....STANCA!
http://www.facebook.com/album.php?aid=2029927&id=1496740239&l=aa252ce465

lunedì 10 agosto 2009

Good Riddance

It's something unpredictable, but in the end it's right...
Di quello che fa il tempo, di quello che fa la vita.
Non so davvero più che pesci prendere in questo periodo, le serrate di agosto mi levano il fiato, mi sento ostaggio, a 360°, non come il tour degli U2 che è assai più figo, a 360° dentro.
Mi sento sempre più incapace di reagire.
Mi vien da dire mi dispiace sempre, mi rendo conto che non sia facile rapportarsi con me, non ho la presunzione di pensare di essere una persona facile.
Ma quando mi vedo specchiata negli occhi altrui, mi sento mortificata, perchè non vorrei essere così, perchè esattamente così non lo ero, lo sono diventata.
E mi sento un peso, perchè lo sono, non vorrei che lo si avvertisse ma comprendo sia difficile non percepirlo.
Non è questione di dire o fare qualcosa di particolare, è che rivorrei la me stessa che ero, solo che non c'è più, è che rivorrei la persona che avevo di fronte 9 mesi fa, e sembra non ci sia nemmeno quella.
Dove sono finite quelle persone? Cosa ha inventato la vita di male, per toglierci quei tramonti, quelle lotte contro il crepuscolo, quelle pinte perfette, quei jeans sporchi, quella pioggia come solo quella può essere, quegli arcobaleni contesi tra il sole e la tempesta.
Quelle cose che vivi così tanto intensamente da non poter pensare che siano solo attimi.
Io non riesco, quella è la mia Terra Promessa, quello che è stato è stato, ma davvero non riesco a non rimpiangere quella pace, quelle ventate che non mi facevano stare in piedi, l'anima che ho scoperto, quel respiro.
Era troppo vivido per essere un sogno. Era troppo reale per poter durare,
Annuso la cenere dei miei sogni e cerco di trovarci un profumo, un colore, qualcosa che mi renda il tempo andato.
Certe volte mi sembra che sia una recita, tutto, coatto, io che recito una parte e ingoio, io che quando sono me, faccio paura.
Mi sembra di vivere come Desmond, premere un pulsante perchè non finisca tutto, qualcosa di molto simile a: 4, 8, 15, 16, 23, 42.
I numeri sono solo numeri, io sono solo io.

giovedì 6 agosto 2009

Neverending why

L'anno scorso, di questi tempi, vagavo da sola per i carrugi, cercavo di far sera in qualche modo, chiusa in una stanzetta di tre metri per due, che più che una stanza pareva una cella, solo che pagavo per starci dentro.
C'era un ventolone a soffitto che dava parvenza d'aerazione, in realtà si soffocava. Quella stanzetta era così angusta e così chiusa che non prendeva neanche il cellulare, però ero a Genova.
A posteriori ho pensato che una me stessa così sola non l'avrei più vista, a posteriori mi facevo tristezza e pensavo che non sarebbe mai più stato così...mai sottovalutarsi.
Bisogna essere ottimisti a questo mondo, "l'ottimismo è il sale della vita", mi verrebbe voglia di tornarci.
E' che non ne ho più, another brick in the wall, giorno dopo giorno.
Evidentemente non sono così pazza come mi si vorrebbe far credere, perchè mi astengo dall'urlare.
Cosa bisognerebbe fare quando non ci sono soluzioni? Alla condanna della vita non hanno allegato un libretto delle istruzioni, fortunatamente cervelli laboriosi hanno isolato le molecole delle benzodiazepine & c., poi al mondo si è liberi di dissentire.
Tutto è relativo.
Ritengo che il paragone delle reciproche afflizioni non sia un metro di giudizio.
Egoista? Da vendere....
Fare a gara a chi ha più sfiga o più problemi mi pare l'equivalente delle contese nei telefilm americani a chi ce l'ha più lungo.
Io non sono per il buonismo, proprio per niente, con me non attacca "c'è chi sta peggio, dovresti ritenerti fortunata!".
Tutte queste potenzialità (già il termine potenziale...potrebbe...condizionale...) di cui a detta altrui sarei dotata, non mi riescono a dare neanche un'ombra di serenità.
Scrivo perchè ne ho bisogno.
Qualche volta mi dicono pure "brava!". Brava di cosa?????
Brava perchè non riesco a stare in questo mondo? Brava perchè riesco a dare una copertina interessante al mio malessere? Brava perchè ho padronanza del linguaggio?
The neverending why.
Perchè il mio cuscino è sempre bagnato?

martedì 4 agosto 2009

Post Blue

Portata via.
Alla deriva.
Incapace di volere.
Si srotolano i pomeriggi di agosto, nella cappa d’afa che ovatta le case, sui cortili dove ancora risuonano telefoni col suono vecchio.
Sale il calore dall’asfalto e impregna i muri.
E non so cosa pensare.
Questa sensazione di angoscia, di vuoto primordiale mi toglie il fiato.
Incertezza.
Ancora il vuoto, l’attesa di qualcosa che non so cos’è.
Un domani senza volto e senza forma.
Un presente svuotato del suo senso non appena si alza il sole.
L’oggi che sogna di diventare sera, anche se il crepuscolo ha lo spleen dentro.
Tremo.
Piangere non è abbastanza, a volte le lacrime non riescono ad uscire, perché il nodo alla gola è troppo stretto.
Paura.
L’inadeguatezza è una cortina impalpabile che mi circonda.
Come una bolla traslucida,
sul punto di scoppiare.