giovedì 6 agosto 2009

Neverending why

L'anno scorso, di questi tempi, vagavo da sola per i carrugi, cercavo di far sera in qualche modo, chiusa in una stanzetta di tre metri per due, che più che una stanza pareva una cella, solo che pagavo per starci dentro.
C'era un ventolone a soffitto che dava parvenza d'aerazione, in realtà si soffocava. Quella stanzetta era così angusta e così chiusa che non prendeva neanche il cellulare, però ero a Genova.
A posteriori ho pensato che una me stessa così sola non l'avrei più vista, a posteriori mi facevo tristezza e pensavo che non sarebbe mai più stato così...mai sottovalutarsi.
Bisogna essere ottimisti a questo mondo, "l'ottimismo è il sale della vita", mi verrebbe voglia di tornarci.
E' che non ne ho più, another brick in the wall, giorno dopo giorno.
Evidentemente non sono così pazza come mi si vorrebbe far credere, perchè mi astengo dall'urlare.
Cosa bisognerebbe fare quando non ci sono soluzioni? Alla condanna della vita non hanno allegato un libretto delle istruzioni, fortunatamente cervelli laboriosi hanno isolato le molecole delle benzodiazepine & c., poi al mondo si è liberi di dissentire.
Tutto è relativo.
Ritengo che il paragone delle reciproche afflizioni non sia un metro di giudizio.
Egoista? Da vendere....
Fare a gara a chi ha più sfiga o più problemi mi pare l'equivalente delle contese nei telefilm americani a chi ce l'ha più lungo.
Io non sono per il buonismo, proprio per niente, con me non attacca "c'è chi sta peggio, dovresti ritenerti fortunata!".
Tutte queste potenzialità (già il termine potenziale...potrebbe...condizionale...) di cui a detta altrui sarei dotata, non mi riescono a dare neanche un'ombra di serenità.
Scrivo perchè ne ho bisogno.
Qualche volta mi dicono pure "brava!". Brava di cosa?????
Brava perchè non riesco a stare in questo mondo? Brava perchè riesco a dare una copertina interessante al mio malessere? Brava perchè ho padronanza del linguaggio?
The neverending why.
Perchè il mio cuscino è sempre bagnato?

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