domenica 27 dicembre 2009

Oppure allora si era solo noi...

(Fedelmente trascritto dal mio quadernino...quello su cui scrivo ovvero deliro...in treno perlopiù...)
C'è un sole splendido oggi, una di quelle giornate che non ricordo da mesi, quella luce invernale che a volte riesce ad essere così vivida, intatta...e il cielo è azzurro per davvero...che almeno a sto giro gli occhiali da sole sono giustificati...
E son sempre qua con i miei quattro stracci, lo zaino reduce da mille viaggi e concerti e una borsa piena di regali di Natale, che mia mamma, nella sua eterna apprensione mi ha intimato di montargli la guardia, che se uno ha fame e me la volesse portare via ci farebbe giù un festino...
E ascolto i Baustelle perchè l'I-pod è in modalità display morto (e io vorrei ascoltare il Bepi o al limite la sequenza casuale...
"Amore fra cinque anni dove andrò? E Tu chi sarai e chi saremo noi?"
Il Natale è andato, meno male...il mese scorso mentre andavo a sentire il Guccio ho incontrato un barbone che mi ha rivolto parola dicendomi "Signora, se ci pensa tra un mese almeno il Natale sarà già passato". Sagge parole...La guerra è finita????
Mordicchio la penna e ho una gran voglia di fumare.
Mi sento alienata a casa dai miei, quando scendo, però mi sento anche in un certo senso protetta, perchè so che ho vicino persone che non mi farebbero mai male, e vivo una sorta di oblìo dove sono come un'oca all'ingrasso...se non fosse che mi viene di piangere..."è bello e brutto solo questo"...Cappelletti in brodo fino a dire basta, stomaco quasi chiuso...mix alcoolico Prosecco-Sangiovese-Amaro alla Liquerizia...e poi a disquisire su Muse-Radiohead-Placebo con mia mamma...surreale come pomeriggio natalizio...e Charlie continua a fare surf mentre il sole si nasconde dietro le colline di Bologna...(non è mica facile...)
Senza forze, stremata...il 24 superato a malapena, il 25 al limite e il 26, gli strascichi, per me è stato il giorno più duro...che certe cose te le dimentichi, o meglio, le metti lì in un angolo della tua testa, a sopire, e poi le rivivi e allora ti accorgi di quanto di mancano...
Ti manca un Beagle pestifero a cui allungare bocconcini ghiotti e rotolartici nel letto, ti manca la persona che forse meglio al mondo ti conosci e ti ritrovi a fare una mano di conti e ti accorgi che la disillusione ha preso il sopravvento...
E nella sfera del vuoto quotidiano stringi un mano per mezz'ora cercando di sputare via i fantasmi, perchè quel contatto è così reale e vicino e non c'è neanche bisogno di troppe parole, che poi si fa anche fatica a trovarne e quel groppo in gola non le fa uscire...però basta esserci, in quel momento, mentre la pioggia scroscia e lava via quella sorta di estate indiana e le incertezze e le paure si fondono...

"Diciamolo per dire ma davvero, si ride per non piangere perchè
se penso a quella che eri, a quel che ero, che compassione che ho per me e per te.
Eppure a volte non mi spiacerebbe essere quelli di quei tempi là,
sarà per aver quindici anni in meno, o avere tutto per possibilità"

Perchè a vent'anni è tutto ancora intero, perchè a vent'anni e tutto chi lo sa,
a vent'anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell'età,
oppure allora si era solo noi, non c'entra o meno quella gioventù:
di discussioni, caroselli, eroi...quel che è rimasto, dimmelo un po' tu."

2 commenti:

Baol ha detto...

cosa rimane?


un bacione

Anonimo ha detto...

good start