(Fedelmente trascritto dal mio quadernino...quello su cui scrivo ovvero deliro...in treno perlopiù...)
C'è un sole splendido oggi, una di quelle giornate che non ricordo da mesi, quella luce invernale che a volte riesce ad essere così vivida, intatta...e il cielo è azzurro per davvero...che almeno a sto giro gli occhiali da sole sono giustificati...
E son sempre qua con i miei quattro stracci, lo zaino reduce da mille viaggi e concerti e una borsa piena di regali di Natale, che mia mamma, nella sua eterna apprensione mi ha intimato di montargli la guardia, che se uno ha fame e me la volesse portare via ci farebbe giù un festino...
E ascolto i Baustelle perchè l'I-pod è in modalità display morto (e io vorrei ascoltare il Bepi o al limite la sequenza casuale...
"Amore fra cinque anni dove andrò? E Tu chi sarai e chi saremo noi?"
Il Natale è andato, meno male...il mese scorso mentre andavo a sentire il Guccio ho incontrato un barbone che mi ha rivolto parola dicendomi "Signora, se ci pensa tra un mese almeno il Natale sarà già passato". Sagge parole...La guerra è finita????
Mordicchio la penna e ho una gran voglia di fumare.
Mi sento alienata a casa dai miei, quando scendo, però mi sento anche in un certo senso protetta, perchè so che ho vicino persone che non mi farebbero mai male, e vivo una sorta di oblìo dove sono come un'oca all'ingrasso...se non fosse che mi viene di piangere..."è bello e brutto solo questo"...Cappelletti in brodo fino a dire basta, stomaco quasi chiuso...mix alcoolico Prosecco-Sangiovese-Amaro alla Liquerizia...e poi a disquisire su Muse-Radiohead-Placebo con mia mamma...surreale come pomeriggio natalizio...e Charlie continua a fare surf mentre il sole si nasconde dietro le colline di Bologna...(non è mica facile...)
Senza forze, stremata...il 24 superato a malapena, il 25 al limite e il 26, gli strascichi, per me è stato il giorno più duro...che certe cose te le dimentichi, o meglio, le metti lì in un angolo della tua testa, a sopire, e poi le rivivi e allora ti accorgi di quanto di mancano...
Ti manca un Beagle pestifero a cui allungare bocconcini ghiotti e rotolartici nel letto, ti manca la persona che forse meglio al mondo ti conosci e ti ritrovi a fare una mano di conti e ti accorgi che la disillusione ha preso il sopravvento...
E nella sfera del vuoto quotidiano stringi un mano per mezz'ora cercando di sputare via i fantasmi, perchè quel contatto è così reale e vicino e non c'è neanche bisogno di troppe parole, che poi si fa anche fatica a trovarne e quel groppo in gola non le fa uscire...però basta esserci, in quel momento, mentre la pioggia scroscia e lava via quella sorta di estate indiana e le incertezze e le paure si fondono...
"Diciamolo per dire ma davvero, si ride per non piangere perchè
se penso a quella che eri, a quel che ero, che compassione che ho per me e per te.
Eppure a volte non mi spiacerebbe essere quelli di quei tempi là,
sarà per aver quindici anni in meno, o avere tutto per possibilità"
Perchè a vent'anni è tutto ancora intero, perchè a vent'anni e tutto chi lo sa,
a vent'anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell'età,
oppure allora si era solo noi, non c'entra o meno quella gioventù:
di discussioni, caroselli, eroi...quel che è rimasto, dimmelo un po' tu."
domenica 27 dicembre 2009
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2 commenti:
cosa rimane?
un bacione
good start
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