venerdì 13 giugno 2008

With a Shout

Non a caso è sempre stato uno dei miei quadri preferiti.
Ho sempre pensato che questo quadro avesse un suono, il suono di tutte le cose che una persona ha dentro e avrebbe voglia di urlare, il suono di quelle urla azzittite a forza di compromessi, eterni compromessi, il rumore assordante di uno spillo che cade, o come l'onda d'urto di una goccia in mezzo ad altra acqua, il fiato che ti muore in gola perchè ti rendi conto che è assolutamente inutile tentare, il peso delle cose non dette, la rassegnazione, moto a luogo, ogni sorriso finto, ogni frase di circostanza, ogni volta che si indossa una maschera, che senza di quella sarebbe impossibile. Che anche quando provi ad urlare, sei solo un grido insulso, inarrivabile, un insieme di suoni senza significato in un mondo di sordi, come quei segnali sparsi nello spazio per essere recepiti da altre forme di vita intelligenti. Come se "altre" sottintendesse che il genere umano sia intelligente. Che poi si fa presto a pontificare. Una volta mi piaceva dire come Rossella "domani è un altro giorno, ci penseremo domani". Il domani invece è già qua, non riserva sorprese, tranne che infauste. Testarda io (la mia solitudine), ovviamente in versione rocksteady da Giuliano Palma. Quante cose mi si addicono.
"non voglio stare sulla soglia della nostra vita guardare che è finita nuvole che passano e scaricano pioggia come sassi e ad ogni passo noi dimentichiamo i nostri passi"
Mi si è detto che dò troppa fiducia alle persone, in realtà forse non è neanche più vero, in realtà sono estremamente diffidente ma ho imparato a non darlo a vedere. In fondo, se per prima non ho fiducia nella mia capacità di giudizio, come posso averne verso il prossimo? A volte ho l'impressione di essere paranoica, per davvero. Dovrei pensare di meno, lo so, me lo dico da una vita. Sono solo le cose che mi passano che per la testa e di cui mi convinco perchè ho bisogno di farlo, che al fin della fiera si rivelano per essere solo mie convinzioni. Forse è meglio non indagare troppo.
"Ci vuole sempre qualcosa da bere, ci vuole sempre vicino un bicchiere..."

3 commenti:

Baol ha detto...

Non c'è bisogno del bicchiere, la birra che ti offro va bevuta alla canna :)

Anche io adoro quel quadro lì!

MARGY ha detto...

....non sei paranoica, sei solo molto..molto profonda come persona (o direi meglio anima).. Sei rara...magari fossimo tutti un pò più introspettivi come te...

bellissima la frase "... o come l'onda d'urto di una goccia in mezzo ad altra acqua.."..bella...e vera!

cmq hai descritto, come meglio non si poteva, il significato che questo quadro rappresenta... "L'URLO" di Munch..quello che a me piace tanto prendere in giro quando lo imito davanti a cose che mi lasciano come....appunto il tizio ritratto!! ;)

Hiraeth ha detto...

@ Baol: Vada per la birra a canna, anche più d'una, se è per questo che ho tante tante giornate infami da affogare...e continuamo peggio, per citarti! Un abbraccio my friend ;)

@ Margy: Grazie per l'appoggio e le cose belle che mi hai scritto, sai a volte mi convinco di stare pian piano impazzendo del tutto, sono contenta di come sono e di quello che penso, ma spesso pensare troppo ed essere profondi non è questo grande affare e so che dovrei imparare a lasciarmi scivolare di più le cose...ma è difficile...
Bacione! :)