venerdì 16 gennaio 2009

I giorni che non ti ridaranno

Sia perchè sto leggendo il Brizzi, ma più che altro perchè è vero.
Vivo un periodo tardoadolescenziale molto tardo.
E' che non l'ho vissuto prima, non ho avuto un'adolescenza serena, non ho vissuto esperienze universitarie, non mi sono mai mossa (come vivere) da quel black hole di Ravenna e bassa contingente.
Io dico che ora merito anche io un po' di riscatto.
Mi spiace non lavorare perchè non sono abituata, l'ho sempre fatto e soprattutto perchè nessuno mi ha mai regalato nulla, il tetto sotto cui dormivo me lo son sempre mantenuta.
Ora sono disoccupata, mamma mia che brutta parola in questa società, essere disoccupati pare voler dire che non si è nulla, che si è dei falliti, ma non è questo il fatto o il motivo, io sono disoccupata a causa della Crisi.
Fino a due settimane fa lavoravo per la seconda compagnia portacontainer al mondo, impiegata export, qualificata, poi la crisi, poi il contratto non rinnovato (ma una lettera di referenze firmata su carta intestata dal Branch Manager Msc vuol dire che proprio una cogliona non sono!).


E poi sono arrivati i pensieri, "belli e tondi e ragionevoli"...
Quando quello che hai attorno non ti dà più nessuno stimolo, quando ti alzi ogni mattina sperando che giunga la sera senza sapere neanche perchè, quando passi ogni singolo fine settimana barricata in casa, che non hai alcun desiderio ti uscirne fuori....
E nella mia cameretta con i maiali e le pecorelle fosforescenti fissavo il muro, prima di dormire, e mi chiedevo "Vale, tu ti immagini ancora qua, tra un mese, tra sei, tra un anno, a fissare questo muro?"


E poi la SVOLTA.
Decidere e rischiare, cambiare vita.
Non avessi avuto chi mi appoggiava non ce l'avrei fatta, quindi io poi così coraggiosa non sono.
Mi sono buttata...col paracadute.
E mi viene da urlarlo con i miei polmoni sporchetti di nicotina, che a volte il cambiamento è necessario ed è l'unica soluzione.
Non solo per me.
Che bisogna trovarlo il coraggio di fare delle scelte, che se non si è in prima persona a cercare di cambiare e allontanare quello che non fa bene, dal nulla il nulla arriva.

E insomma, ora sono in attesa, e godo questo periodo tardoadolescenziale, un po' naif e bohemien.
Lo svegliarsi alle prime luci dell'alba per il rumore del traffico, e tirarsi il piumino fino alle orecchie, svegliarsi, vivere un po' e tornare ancora nell'ovatta, che non so proprio come si fa a dire che dormire troppo fa male...
Il caffè, una sigaretta in terrazzo, il gatto che mi guarda (eh non entra mica e non si avvicina che c'è la bottiglia d'acqua sull'uscio...mah!).
Le successive preoccupazioni, se c'è il pane e cosa fare per pranzo, si indaga se siamo in due o in tre.
La Comune.
Noi si tiene le porte aperte.
Ci scambiamo masserizie e medicinali all'uopo.
In questo condominio in realtà la gente non ci vive, l'altra gente.
C'è il primo piano e il secondo piano e il piano terra ufficio.
In costante contatto radio, telefonico, fisico e reale.
Mi sveglio spesso quando sento il Dimi che combina cose e fa casino disopra, e allora capisco che forse è ora di alzarmi, ma anche no, che quando gli prendono le fisse si alza troppo presto per i miei gusti di noveau unemployed.
Ho trasmesso come un virus, però buono, la mia passione per zuppe e minestroni....
E il salame in tavola non manca mai, in effetti a tavola non ci si fa mai mancare nulla.
E io sono contenta di cucinare, altro che 4 Salti, io cucino e la gente mangia di gusto, dà soddisfazione, in fondo l'anima da 'zdòra ce l'ho, sono poVetica io...
E passo delle giornate che sembra che non faccio nulla, in effetti "non produco", ma faccio mille cose...
Sto poco al computer, se fino a poche settimane fa la prima cosa che facevo era accendere smaniosa il pc, ora mi dimentico di farlo per ore, non vivo a portata di cellulare, a volte lo scordo proprio...mi rendo conto di quanto e quanti oggetti reputavo necessari e invece sono superflui, ci si adatta...
Salgo scendo, vado a fare la spesa, salgo persino a vedere il Tg o blob.
Ho scoperto la porcata di Gaza.
Mi è mancata la Tv domenica.
Corricchio, in effetti il meteo non è stato proprio parco, quindi diamo la colpa a lui se corricchio poco, però poi cammino pure, qua in paese e poi prendo la bici, e poi deve fare un po' meno freddo per i miei gusti.
Almeno due volte al giorno c'è il rito del the, guai a mancare, il the coi biscotti e via discorrendo, con le tazze spaiate, ma pota figa non ha importanza.
Le mie cene sempre ad ore assurde (quando ho fame mangio, io dico che non fa una piega).
Le lezioni di PC, in mancanza di Chiara e avendo tempo da vendere, mi improvviso provetta maestrina d'informatica, sarò sghèra ma qua è una mission (semi-impossibòl).
E rido un sacco.
E non mi sento quasi mai sola.
E la piatta ravennate mi manca zero.
E io penso che queste giornate qua non te le ridarà mai nessuno, che non viverle sarebbe un delitto, che non siamo nati solo per produrre, consumare e crepare, ma anche per voler bene, provare, essere leggeri, ridere e vivere.
Che al fin del fiera, per dire dieci cose ne potevo dire quattro, ma sono logorroica io, e che mi viene in mente che il Vasco il concetto l'aveva espresso bene a suo tempo....

Vivere
è passato tanto tempo
Vivere!
è un ricordo senza tempo
Vivere
è un po' come perder tempo
Vivere.....
e Sorridere!
VIVERE!
è passato tanto tempo
VIVERE!
è un ricordo senza tempo
VIVERE!
è un po' come perder tempo
VIVERE....
e sorridere dei guai
così come non hai fatto mai
e poi pensare che domani sarà sempre meglio
OGGI NON HO TEMPO OGGI VOGLIO STARE SPENTO!
Vivere!
e sperare di star meglio
Vivere e non essere mai contento
Vivere come stare sempre al vento
VIVERE!...
COME RIDERE!!!
VIVERE!
anche se sei morto dentro
VIVERE!
e devi essere sempre contento!
VIVERE!
è come un comandamento
VIVERE...o SOPRAVVIVERE...
senza perdersi d'animo mai
e combattere e lottare contro tutto contro!
...OGGI NON HO TEMPO OGGI VOGLIO STARE SPENTO!...

VIVERE e sperare di star meglio
VIVERE
VIVERE
e non essere mai contento
VIVERE
VIVERE
e restare sempre al vento a
VIVERE
.....e sorridere dei guai proprio (così) come non hai fatto mai
e pensare che domani sarà sempre meglio!!!

4 commenti:

Prisma ha detto...

Logorroica? Ma se è un piacere leggerti!
Le tue parole profumano di Vita...
Continua così!

Anonimo ha detto...

sai cos'è?...è che a volte, quando ci si infila nel vortice della routine, quando ci si abitua a vivere di lavoro dal lunedì al venerdì, aspettando sempre il week end per respirare un po', per fare quello che si vuole, non ci si sofferma mai a pensare che potrebbero esserci altre alternative di vita. delle volte mi chiedo "ma io, fra 30 anni, sarò ancora qui, a questa scrivania, a vendere delle polizze? fra 30 anni, rincoglionita, scoglionata, sclerotica, impaziente, sarò ancora qui a litigare con dei clienti?". a volte, pensare che potrebbe essere così mi da sicurezza. a volte, invece, mi viene un gran magone pensare che per altri 30 anni la mia vita sarà così monotona, così uguale, così scontata. e viene una gran voglia di scappare da quella routine, di mollare tutto e di vivere a modo mio. ma qual'è il modo in cui vorrei vivere? se potessi, una casa tra i boschi. i prodotti del mio orto, qualche animale nelle stalle...e poco stress. se potessi...potere è volere, no?...solo che io di volontà per mettere in atto i desiderei ne ho sempre avuta poca.
tu hai avuto l'occasione per poter dare una svolta a quella che era una vita che non ti dava soddisfazioni...fai bene a viverla. poi sai tu quando è troppo e quando sarà giusto prendere la situazione in mano e capire qual'è il tuo modo di vivere.
buona bomenica :)

PS: grazie per il link...ti linko anche io :)

Carlotta ha detto...

Bello, bello, bello...Mi fermo a riflettere, cosa che schifo da un po'. Prednere in mano la situazione. Aspetto forse uqlcuno o qualcosa? A me a volte mi pare di diventare matta a pensare ancora quanto tempo potro' aspettare prima di decidere...

un abbraccio

Hiraeth ha detto...

Meglio tardi che mai...sorry! Che poi io avevo già risposto prima ma, è defunto l'alimentatore del pc mentre scrivevo! grrrrrrr

@ Prisma: Grazie! E' che io a volte mi perdo nei miei deliri, e mi accorgo che scrivo pure un sacco di cazzate, è solo che non sono abituata a stare bene, è tutto così Nuovo!!!!!! :)

@ Leanne: Sai, questo concetto, io lo conosco bene bene, ho iniziato a lavorare assai presto, e ad abitare da sola...e allora per forza finisci che ti abitui, 5 giorni al lavoro e aspetti come aria fresca il fine settimana. Solo che sai cosa? Capita che arrivi ad un punto, guardando sia indietro, che magari al presente, che ti domani davvero, cosa hai fatto di male per meritare il piattume, per dovere elemosinare ore di libertà, per ogni pomeriggio negato, per ogni attimo non vissuto.
E quando arrivi a questa consapevolezza, se hai l'opportunità di cambiare, fare un salto e vedere cosa c'è oltre il confine del quotidiano, scopri cose che non immaginavi possibili, fuori, ma soprattutto dentro di te.
Credo una delle cose più belle della Vita (dopo mangiare, fare l'amore e dormire) sia l'opportunità di potere cambiare, ritornare sui propri passi, scoprire. Essere artefici del proprio destino, che poi forse, uno crede di esserlo e di fare delle scelte, che invece magari quelle scelte sono state decise prima. Io sono fatalista, sempre detto.
Che poi sono Cristiana, ma credo pure nel Karma, e che proporzionalmente alla quantità di dolore vissuto e non meritato, dico che uno poi avrà il suo riscatto.
E insomma il progetto tuo cavolo, è be bello, la semplicità, io qua la sto riscoprendo in ogni giornata, e io dico che campare del proprio lavoro, con gli animali e la terra è quello che è nato per fare l'uomo. Pochi cazzi!

P.s.: Grazie poi delle dritte letterarie...ora mi devo procurare la tessera della biblio qua a Osio, e soprattutto, devo dormire di meno....non sai quanto tempo passo con tisane e piumini, sono una vergogna, runner in letargo...

Buona settimana! :)

@ Carlotta: Sei stata la prima testimone del processo...io non ero così, allegra, come eravamo quella sera a Malahide...e quella notte lì ho capito che dovevo fare qualcosa, tutto, qualsiasi cosa, perchè io potessi stare così sempre, per rifletterci lo facevo pure prima, poi niente, succede che capisci cosa è giusto per te.

P.S. Alto grado di consapevolezza l'ho raggiunto ad ascoltare a ripetizione il capolavoro dei CCCP!
P.P.S. Facciamo una scommessa? Credi che sia più facile che ci si riveda in terra natìa o che si fa la trasferta noi?