sabato 1 novembre 2008

Primo Novembre

Oggi è Festa.
Io odio le feste, mi mettono sempre addosso una gran malinconia.
Qua hanno già appeso le decorazioni natalizie,
per rammentarmi l'avvicinarsi della Grande Festa.
Io non la vivo come tale, per me non lo è, per me è solo fonte di ansia e intristimento.

Questa mattina ho visto un film che non conoscevo, un must: "Qualcuno volò sopra il nido del cuculo", Jack è una garanzia. Ma come tema, come sensibilità mi ci sono sentita vicina e toccata. Io sarei stata come lui, avrei rubato l'autobus e sarei stata il capitano della squadra dei picchiatelli.
E vorrei che se mai mi dovessi ridurre all'ombra di me stessa, un amico avesse l'amore e il coraggio di posarmi un cuscino sulla testa.

Il tema è la follìa, il tema è la disperazione.
Sono cose che spaventano la gente.
Io non so cosa c'è di me che non va, che finisce sempre che ho solo amici uomini.
Con le donne va sempre a finire male, quando mi conoscono mi allontanano.
E' che forse mi fido troppo, mi apro, dico quello che penso perchè sono incapace all'ipocrisia.
La diplomazia non è il mio forte.
Il pacchetto completo Vale è fatto di tante sfaccettature, alcune fanno paura, allontanano le persone.

Mi è già capitato fin troppe volte, per non rendermi conto che il problema sono io, non le altre, sono una persona difficile da gestire, ho ombre profonde, buchi neri che fanno paura.
A 32 anni non posso pensare di ridimensionare me stessa, sarebbe lobotomia, sono fatta così, ormai è tardi. Posso solo, quando me la sento cercare di tirare fuori del buono, non sono un'ottimista, ma penso di potere ancora dare, anche se mi hanno tolto mille volte.
Quando conosco una persona mi ci affeziono, gli dedico attenzioni e pensieri, non ritengo di avere mai usato nessuno per bassi scopi o secondi fini, solo che magari vengo fraintesa.
O che le circostanze sono avverse e conflittuali.

Me ne cruccio ogni volta, ci sto male quando ci sono le rotture, quando le cose si guastano.

Dovrei dare più retta al mio migliore amico, sometimes dice cose sensate anche se sostiene di avere le pigne in testa,
Probabilmente lui è migliore di me, come valutatore dell'animo umano.

La serie di azioni, circostanze oggettive e soggettive, incontri, estemporaneità varie che mi hanno portato ad essere come sono ora, a provare quello che provo, sono frutto della mia poca capacità di discernimento, o forse del fatto che il mio essere come sono, mi porta a trovare persone simili a me, e quindi inadatte. Sono la conseguenza del mio background anche.

Non voglio assoluzioni, a quelle ci penserà il prete quando mi deciderò a confessarmi. Io ho le mie colpe e me le prendo tutte.
La mia colpa più grande è l'incoscienza, a seguire la fiducia che, nonostante dovrei tenernela stretta, continuo ad elargire perchè sono spontanea.

Vorrei avere un interruttore nella testa, che mi permettesse di spegnermi a mio piacimento, per tenere lontani pensieri e dispiaceri, ne sono sprovvista, quindi ci provo in altro modo.

Non sono pensieri adatti a -32, dovrei essere felice, ma ho tante preoccupazioni, e ogni volta che accade una cosa bella comincio a pensare a cosa potrebbe andare storto.

Incertezza perenne, precarietà a 360°, difficoltà oggettive.
Come posso essere tranquilla?
Io la serenità non so neanche dove sta di casa.

3 commenti:

Baol ha detto...

Amica mia, leggere queste cose mi fa pensare e mi stringe il cuore...io ti sono amico, anche se non ci siamo mai incontrati ma non importa. Io ti sono amico e ti dico che io il cuscino sulla testa non te lo metterei mai, al massimo ti metterei il cuscino sotto la testa, andrei nel frigo e prenderei due guinness e le aprire...e sai che la guinness non mi piace ma per amicizia si fanno un sacco di cose.
Un abbraccio

isterika ha detto...

...il problema è dare tutto per scontato, dare per scontato che ciò che si dice non abbia ripercussioni solo perchè non lo si vorrebbe, dare per scontato che chi ti ascolta, nel frangente che è impegnato ad ascoltare te, non abbia i legami che ha, dare per scontato che ciò che ci piacerebbe avere lo si debba avere solo perchè lo desideriamo, e lo si invoca senza tenere conto di circostanze ed aggravanti, senza tenere conto del tempo speso a tentare di farti capire, accettare, considerare, dare per scontato che una lunghissima mail composta accuratamente per evitare certe situazioni oramai un mese fa, non fosse poi così importate, non fosse poi così vincolante. Che la situazione fosse complicata è stato dichiarato subito, a gran voce, con chiarezza. Che non ne è stato tenuto conto è altrettanto chiaro. Detto ciò qui non ci sono punti e a capo, la vita non funziona così, la vita son punti di sospensione, sempre, la vita è il tempo che passa e il rimarginarsi di ferite, la vita è il ricominciare, su basi diverse, quando si finisce in un vicolo cieco, la vita è apprendere dagli errori e ognuno ha i propri.

Hiraeth ha detto...

@ Baol: Non ti preoccupare per me. Davvero. Anche se mi fa piacere saperti vicino.
Facciamo che per il cuscino sopra alla testa c'è ancora tempo. Poi ho già designato il candidato, quindi questa te la risparmio.
La Guinness invece è sempre una buona azione! :)
Ti abbraccio amico mio, don't worry, ce la farò anche a sto giro.

@ Isterika: Chiarimento avvenuto in altra sede. Ma rimane il dispiacere. Non credevo e non volevo. Le mie colpe me le tengo tutte.