Sinceramente non so da dove derivi il detto "verde speranza", mi dovrei informare, però si dice così.
Quando sono in buona, scrivo in verde, che per me non è tanto il colore dell'utopia, quanto il colore che meglio si intona a questo blog, il verde dei trifogli, dell'erba, il verde dell'Isola che mi ha rapito l'anima, o meglio, da cui sono stata rapita.
Quando sono qua mi sento in ostaggio. Irish Soul.
E allora ultimamente non era periodi da sogni o da progetti, non vedevo mai una luce in fondo al tunnel, però poi succede che "tante volte l'incoscienza è la strada della virtù" e magari le Navi ti danno una mano e allora l'impensabile ti si presenta a portata di mano.
Una cosa che adesso non la posso dire perchè non ci credo neanch'io e certi pensieri e certi sogni sono così fragili che possono essere sussurrati solo, se no svaniscono.
Ma scrivo in verde e ci credo!
mercoledì 29 ottobre 2008
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4 commenti:
Ci vorrebbe Ludovico Pellegrini, però a naso (ed io ne ho) posso immaginare che VERDE speranzia sia perchè il VERDE è il colore appunto della pianta VIVA. Le foglie verdi sono vive e possono dare frutti. Le foglie gialle e secche sono di un albero che non darà frutti per un bel po, o mai più se è appena stecchito.
Ehm ehm, sto ignorante, chi fusse lui? Beh vedi, anche dagli alberi secchi, quando gli recidono i rami, prima o poi nascono nuove foglie, e con la primavera arriva il VERDE, a volte anche prima della primavera. A volte basta solo crederci e le cose sono a portata di mano...
Anche a me piace il verde..e mi ci rifugio sempre quando ho bisogno di staccare! un bel prato mi fa ritrovare l'equilibrio.. e non credo sia un caso che sia proprio questo il colore della terra magica dei folletti e dei sogni! ;)
@ Stefi: Non è mica un caso, proprio no. Se ci vedi la casualità è solo perchè pure tu hai quel tipo di nostalgia e sentimento. Io in quei tuoi cappucci ci vedo poesia. Senza lirica, senza rime. Ravenna e Veneziam legate dai secoli.
Le rime le lascio al mio Cantautore per eccellenza:
Venezia è anche un sogno, di quelli che puoi comperare,
però non ti puoi risvegliare con l' acqua alla gola, e un dolore a livello del mare:
il Doge ha cambiato di casa e per mille finestre
c'è solo il vagito di un bimbo che è nato, c'è solo la sirena di Mestre...
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