sabato 8 marzo 2008

Boicottaggio

"Nel 1908 il rogo della fabbrica di New York provocò la morte di 129 operaie e diede il via alla Festa internazionale della donna. L'8 marzo era originariamente una giornata di lotta, specialmente nell'ambito delle associazioni femministe: il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli."

Ma qualcuno ci pensa mai a queste cose?? La gente non sa neanche più quand'è festa per cos'è festa.
Ho la netta e motivata impressione che la maggior parte delle donne che allegramente festeggiano, non sappiano neanche di lontano da dove è nata questa giornata, però si aspettano la mimosa di rito.
Io non ho festeggiato, non ho ricevuto nessuna mimosa, spesso e volentieri mi sento di non avere la testa da donna; e ne sono fiera, se essere donna vuol dire cercarsi un altro paio di comari/compari assatanate, per mettersi a sbavare dietro uno pseudo figo con l'addominale a tartaruga che si spoglia a comando, se festeggiare l'essere donna vuol dire "andare a caccia" e portarsi a casa o in macchina il belloccio di turno, in virtù della inversamente proporzionale lunghezza della minigonna (che io mi metto comunque senza alcun bellico fine) con la taglia di seno guadagnata con un wonderbra. Beh, io non sono donna. Me ne chiamo fuori e cambio momentaneamente sesso. Mi sono fatta l'aperitivo con la mia collega/amica, lei ha proseguito al cine con Verdone (io l'ho abbandonata) e me ne son tornata alla maison a far di meglio.
E, bando alla pulizia di linguaggio...ma da dove cazzo vengono fuori queste??? perchè ce ne sono così tante??? perchè i locali inneggiano e istigano quest'umanità disastrata? perchè si devono mettere in faccia quattro chili di cerone e fanno di tutto per sembrare delle zoccole?? Io sono disgustata, e sono tutto tranne che una puritana. Proprio tutto che non una puritana. Ma se l'emancipazione femminile significa sbattere tette in faccia al maschile prossimo beone, col giochino di "vedere ma non toccare", con la faccia che ci vuole un laurearato di Restaurazione per uscir di casa, proprio non fa per me. E me ne strafotto se le vaghe conoscenze mi dicono che non sono a posto perchè non vado al Pineta e non frequento il Quadrilatero, avanti pure a dirmi che sono fulminata, son la prima che lo dice, piuttosto mi vado a vedere l'Adriana che salpa, cazzi vostri. E me ne continuo ad andare in giro di total black, minigonne se mi va, e se un giorno mi gira cattivo mi faccio pure un altro piercing, e il k.k. è stato un peccato di gioventù, ma in fin dei conti mi rispecchia un po' ancora.
E che alla fine ce la giocheremo, ma lo so che vinco io di coscienza e patti a cui non sono scesa. Posso essere caduta nell'abisso più e più volte, ma grazie al cielo, il mio personale inferno non comprende più neanche la più lontana forma di ipocrisia, e Dio non voglia mai che trovi un moroso che mi conceda "l'uscita con le amiche" e tutte quelle puttanate lì.
Ma la mia vena punk non è mai morta. E che la mamma delle stupide è sempre incinta, di parti plurigemellari per giunta.

2 commenti:

Baol ha detto...

Il fatto che io non sappia cosa sia un k.k. non so se depone a mio favore o a mio sfavore O_____o

Buona domenica! ;)

Hiraeth ha detto...

Eh, il k.k. non lo sa nessuno, è un peccato di gioventù, diciamo di cui porto indelebile traccia, per il resto sono io.
Domenica è andata, senza demone, solo di cose belle, ma è così incredibile che non ci credo neanch'io, per cui forse me lo son sognata...