martedì 4 marzo 2008

Pulizie

From my nocturnals of 15.02.08
Premettendo che l'Ipod è una delle più grandi invenzioni del genere umano e che queste righe che ho postato, prima di nascere su questo blog erano parole di un un post faticosamente buttato giù su carta come ai vecchi tempi.
Però, il mio post tutto convinto di pulizia è cominciato proprio male, per con l'Ipod tanto bella invenzione, in versione shuffle, di 800 songs, ne è capitata proprio una di "quelle", che fanno a botte con quello che mi accingo a scrivere...e va beh, provo a continuare.
Dunque, di pulizie io sono una maga, che è proprio il mia pane, ordine e pulizia, però ci sono delle cose che proprio non riesco a "mettere a posto"; che lo so che sono stupida e quest'idea che mi ero fatta era un'idea che mi ero fatta io appunto, che non c'era e lo so che non c'era, però non la riesco proprio a cancellare. Che mi ci vorrebbe anche un aiuto fisico e materiale, un gesto di forza, che io la Guinness se son da sola non la bevo neanche più, e allora aprire il frigo ogni giorno e vedere 4x4 cartoni non è un buon antidoto. E neanche quel cazzo di angolino dove ho relegato da mesi un pacchetto di tabacco, un berrettuccio stile Negramaro e un paio di occhiali a goccia (manco fossimo in Miami Vice), che quando uno dei miei migliori amici l'ha visto mi ha detto: "Ma cos'è quella roba? l'altarino?? butta via tutto!!". E c'ha ragione, e che io che sono una contraddizione vivente, adoro l'ordine che non ne posso fare a meno, ma non riesco a sbarazzarmi delle cose inutili che proprio non ne ho il cuore...che anche quando mi ci metto a fare la dura, sono una dura da poco, che io il mio armadio, immenso, matrimoniale è pieno imbullonato, per metà di vestiti immancabilmente neri, e per il resto di "scatole dei ricordi", che io le cose che mi han dato qualcosa o mi riportano alla mente un momento che ho vissuto non le riesco proprio o buttar via, sono un'accumulatrice ecco. E certe canzoni, se ci fosse una giustizia divino, non dovrebbero proprio affacciarsi sull'I-Pod mentre scrivo. Però devo proprio fare pulizia, che le pulizie sono una cosa seria e va fatta per il verso. Che però non si può pretendere di togliersi la prima pelle e poi trovare sotto un nuovo candido involucro che non faccia male; perchè è come quando ti fai un taglio e ti rimane la crosta; una di quelle che non le vuoi mai togliere perchè la pelle sotto è fragile e ci metterebbe un attimo a sanguinare ancora. E non è neanche che hai paura del dolore nel toglierti la crosticina, è che forse, ormai che ti sei abituato ad averla addosso, è più semplice lasciarla dov'è, che almeno sai che c'è ed è "sotto controllo", che non rischia di saltarti fuori a sorpresa quando meno te lo aspetti. Però bisognerebbe davvero trovare la forza di farle per davvero certe pulizie. Forse ci vorrebbe del fuoco, metafisico e reale...che a me il fuoco piace da matti, che c'è una parte -strega- di me che si fa incantare dall'anima delle fiamme...e quindi forse dovrei trovare il coraggio di fare tipo un gesto catartico che sarebbe pure indicato e calzante, e bruciare qualche piccola cosa ormai inutile, assieme al mucchio di foglie ed aghi di pino che sta nell'angolo del mio cortile...
Del resto secoli di celtica ancestrale memoria mi dovrebbero avere insegnato qualcosa sul potere purificatore del fuoco...

P.S. Alla fine la forza ha prevalso, ci ho messo del tempo, sia per pubblicare questo post, che avevo paura di farlo, perchè mi sembrava definitivo,che per mettere via...non è stato fuoco, ma ci sono riuscita...

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