giovedì 14 agosto 2008

Tra Mare E Cielo

Ecco penso di essere una persona facilmente suggestionabile. Nel senso che a me luoghi e colori e odori mi ispirano emozioni e sensazioni intense. In primis il mare e i porti, soprattutto i porti, penso che un mare tipo di quelli da isole e mete agognate turistiche non mi susciterebbero chissà quale emozione. Sarà deformazione professionale o personale manìa, in effetti chi mi conosce un po’ propende per la morbosità nella mia passione. Che poi se nel giro di un’ora hai modo di passare pure fisicamente “tra mare e cielo” è tipo un 2 x 1 che neanche al Conad. Da una barca che ti immerge a capofitto tra le banchine e un ascensore avveniristico che ti fa vedere i tetti di Genova. Che a me proprio i moli e le banchine e le gru mica mi stancano mai, che scopri sempre delle cose nuove, che vedere ormeggiata una delle navi da crociera di punta MSC o un container giallo ti fa sentire parte di qualcosa. Che è incredibile scoprire che esiste pure un aereoporto che ha la pista d’atterraggio a strapiombo sul mare. Che questa luce che cambia ogni istante e ti fa vedere ogni cosa in una prospettiva diversa non mi basterà mai, che l’amore è amore, la passione è passione e ogni momento vissuto come tale vale una vita. Che il sole scalda, ma ogni tramonto è commovente perché non è mai la fine, ma sempre un inizio e il sole c’è anche di notte, anche in quelle più buie. Che l’acqua purifica, l’acqua protegge e ti circonda. Che anche se sì è soli sempre a volte non si è soli mai.
Ora come ora Genova Vs. Dublino la vince Zèna.


"Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l'amore".

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