venerdì 1 agosto 2008

Sestriere Di Prè

"Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli
In quell'aria spessa carica di sale, gonfia di odori
lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano
quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano.
Se tu penserai, se giudicherai
da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo. "

E poi nel mio girovagare domenicale, con una temperatura afghana, ho scoperto questo quartiere qua, che è proprio un posto assurdo, che non sembra mica neanche di stare in Italia, tutti i negozi aperti, ma non i negozi normali tipo da turisti, solo negozi di kebab, parrucchieri afro, bazaar cinesi, macellerie musulmane, phone center e altri locali più o meno ambigui. Davvero una cosa stranente, non un Italiano in giro, un frullato di razze, lingue, colori, suoni, facce strane, alcune anche un po' da tagliagole in effetti, che magari una persona un po' più assennata potrebbe pure non sentircisi troppo a suo sicuro agio a passeggiare per questi vicoli e queste salite che hanno dei nomi assurdi, ma la mia eterna curiosità la vince sempre su tutto e quindi mi sono immersa a trecentosessanta gradi in questi posti, ogni negozietto era il mio, shopping dai cinesi, una stranissima bibita al cocco che mi han voluto proprio propinare dei koreani, un veloce pranzetto in una trattoria graziosissima: insalata di polpo, pesce spada alla griglia, vino Pigato ghiacciato e il gestore che penso fosse tipo un egiziano che però cucinava ligure e cavolo pure bene, e a ogni cosa mi chiamava amore e tesorino e bimba, conto di un'onestà incredibile (che non si dica che i Genovesi son tirchi! come dice sempre l'amico mio) e poi continuare a camminare e a curiosare, assolutamente non sazia di ogni cosa nuova che mi riempiva gli occhi....

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