venerdì 22 febbraio 2008

Pagine

Che le pagine, prima di essere virtuali, erano di carta, e invece che cliccarci sopra per passare da una all'altra, le sfogliavi...Io ho sempre avuto un rapporto speciale con la carta, che è bella comunque da avere sottomano...che spesso e volentieri non c'è mica il pc a poprtata di click, ma grazie al cielo c'è la vecchia cellulosa, e quindi ovunque, sempre, basta una penna gel e un supporto di qualsiasi genere, per poter scrivere (pure in ufficio, quando mi vengono in mente delle cose che a me mi sembrano valide, uso post it, polizze riciclate, quel che c'è...dei pizzini peggio di Provenzano! per non parlare di quando sono a letto!). Dicevo, del mio rapporto con le pagine, che è quello che ho con i libri, probabilmente l'amore più immutabile della mia vita...Mai e poi mai, potrei immaginarmi senza avere almeno 4/5 libri intonsi a cui poter attingere...mi mancherebbe per davvero la terra sotto ai piedi...
Che il mio babbo, a cui devo l'avermi iniziato a questa passione, il mio babbo mi ha insegnato a leggere prima che andassi a scuola, e subito è stato love at first sight, anzi a first read. Che quando avevo 8/9 anni prendevo su e avevo il permesso di andare in biblio da sola e mi avevano fatto la tessera "da grande", che potevo leggere di tutto, non solo quelli sella sezione bambini, che a me mica mi facevano voglia, le favole me le sono inventata da grande, da piccola per me le "favole" erano i racconti di Stephen King (eh lo so, qualcuno potrebbe dire: "ecco perchè sei così, adesso, che sei rimasta traumatizzata da piccola!")...Ho sempre avuto diversi interessi, o monorotaie o chiamateli come vi piace, ma se c'è sempre stata una cosa costante, nella mia vita, è sempre stata questa cosa dei libri e della biblioteca, che è un posto dove proprio mi sento a casa, un porto sicuro. Poi a Ravenna, c'abbiamo questa cosa bella, che è l'Istituzione Biblioteca Classense, che è una cosa mica da ridere...ricordo che il mio periodo liceale, i momenti più belli, erano quelli lì, che andavo in biblio a far finta di studiare, che poi ci mettevo un attimo ad andarci, che il liceo era attaccato, e insomma, sotto quei chiostri io ci vivevo; poi alla fine, non studiavo mezza, prendevo, andavo nella sala letteratura contemporanea e mi prendevo su i libri che poi andavo a leggere all'ultimo piano, che per chi non lo sa, è un posto fantastico (già la Classense è fantastica, è ricavata da un antico convento, la location è davvero suggestiva, c'è un portico e nel centro un cortile con un pozzo, e se c'è un ricordo che mi porta alla mente, subito il periodo della mia adolescenza, è il tubare dei piccioni, che ce n'eran tanti), dicevo, l'ultimo piano, la sala di lettura, con i tavoloni antichi di legno, il profumo dei libri vecchi, il sussurro dei ricordi andati...e poi il fondo storico...un universo parallelo, dove ci sono i codici miniati, dei tomi meravigliosi, che non c'è mica bisogno di andare al Trinity a vedere il Book Of Kells, per vedere delle belle miniature...l'unica volta che ho potuto visitare quella sezione lì (che è tipo per gli addetti ai lavori, che ci vuole un permesso speciale per andarci) sono ammutolita, mura altissime, penombra, mille cul dè sac, questo profumo davvero particolare che hanno solo i libri antichi per davvero, non so se avete presente "Il Nome Della Rosa", beh ci si avvicina molto...
I libri, lo dicevo ad un amico ieri sera, sono davvero una delle mie salvezze più grandi (che poi di salvezze ce ne sarebbe da elencare, che non sono salva per niente, ma le pseudo tali avranno modo di essere comunque sviscerate, basta che se no divago troppo...uff, sempre la coesione che mi manca!), mia mamma, che purtroppo lei queste cose non le capisce, dice che sto con la testa in un universo che non c'è, e forse è vero, ma io in quell'universo lì ci sto proprio bene, che è un universo migliore di quello che ti obbliga al "vivi/lavora/crepa", beh, io preferisco il "sogna".

Ah, comunque l'idea di questo post era partita che volevo dire due cose veloci, è che poi, come sempre, l'entusiasmo mi ha preso, diciamo una delle faccette migliori del Demone, è che volevo solo dire, che, anche se ho una testaccia dura, qualche volta, non spesso, quando mi si danno dei consigli, se son buoni li seguo, e quindi volevo ufficialmente ringraziare:
- Jackie per: Tokio Blues, che ne ho letto solo qualche pagina, ma d'amore e disperazione e del sentire qualcosa che credi che lo senti solo tu, è sempre una cosa buona leggerne...
- Fabio per: Sulla Felicità Ad Oltranza, che secondo me l'ha scritto lui sotto mentite spoglie, che poi glielo dico, ma è davvero una rivelazione...me lo dovrò proprio centellinare...
- Dressel1981 per: Le Parole Non Le Portano Le Cicogne, che mi ha suggerito bene, perchè io le parole le amo...
e quando parlo di libri mi viene in mente questa cosa qua, che spiega in modo sicuramento più comprensibile dei miei deliri, cosa vuol dire amarli:

"i libri che da tanto tempo hai in programma di leggere,
i libri che da anni cercavi senza trovarli,
i libri che riguardano qualcosa di cui ti occupi in questo momento,
i libri che vuoi avere per tenerli a portata di mano in ogni evenienza,
i libri che potresti mettere da parte per leggerli magari quest'estate,
i libri che ti mancano per affiancarli ad altri libri nel tuo scaffale,
i libri che ti ispirano una curiosità improvvisa, frenetica e non chiaramente giustificabile."

(I. Calvino - Se una notte d'inverno un viaggiatore)

1 commento:

Baol ha detto...

I libri....che cosa meravigliosa, ogni tanto mi intristisce sapere che non avrò mai il tempo per leggere tutto quello che vorrei...ma cerco di leggere più che posso ;)

Quanto alla carta, ormai giro con il mio bel taccuino e la penna.

Posso lasciare un consiglio anche io? Jean Claude Izzo "il sole dei morenti" ed. e/o

ciaoooooo