martedì 5 febbraio 2008

Work is not always a damn...

Il lavoro non è sempre una condanna. Certo, è chiaro che se potessi, preferirei rimanere a letto tutti i giorni fino alle 11,00, passare le giornate a cazzeggiare e le sere a far baracca, ma dato che non se pò, almeno, è umano e alzarsi andando in ufficio senza la sensazione di dover portare il peso del mondo sulle proprie spalle. Da quando ho cominciato questa nuova esperienza sono rinata, davvero, tanto per cominciare ho meno tempo per pensare a tutte le mie monorotaie e poi, per una volta nella vita, faccio qualcosa che non mi dà la nausea, che non è un modo di arrivare a fine giornata ed evadere...anzi a dirla tutta, eh lo so e qui si capisce che c'è qualcosa che non va in me...beh attualmente il mio ufficio è il posto in cui mi diverto di più!!! Non perchè sia votata alla causa produci/lavora/crepa, ma perchè l'ambiente dove lavoro è una gabbia di matti che ben mi si addice...siamo una barca di fulminati, fortunatamente equamente divisi tra ragazzi e ragazze (si sa troppe donne tutte assieme tendono a creare nidi di serpi!), cazzate e ghignate a tutt'andare, ci diamo il là a vicenda con le canzoncine assurde (oggi ho scoperto che anche una delle mie colleghe è patita per la Carrà, allora ci facevamo i coretti...)...non ci sono personaggi odiosi o capoufficio a cui augurare ogni male...cioè questa mattina io e il capoufficio ricordavamo la gioventù andata, passata tra locali punk, concerti hard core e feste dark...le 8 o 9 ore così passano veramente con un filo di gas, nessuno che ti pressa, ti riprende, niente urla, niente lavoretti di punizione, collaborazione totale, gentilezze reciproche da non crederci...tre giorni fa mi è arrivata la prima busta e beh...ci sono rimasta bene...buoni pasto da farci la spesa anche se abbiamo due ore di pausa pranzo...se ti ammali non ti infamano perchè stai a casa...insomma...un universo completamente alieno da tutti i posti di merda per cui ho gravitato negli ultimi tredici anni...in una vena di ottimismo carnevalesco mi sentirei quasi di dire che per il momento l'anno bisesto non è poi così funesto. Beh diciamo che ce la sto mettendo tutta per autopomparmi...perchè se penso ai weekend del cazzo che mi passo in casa, alle serate di noia assoluta e alla mia quasi inesistente vita sociale...e quando c'è è malata...ricomincerei con le monorotaie...ma c'è tempo...c'è sempre tempo...perlomeno adesso ho ricominciato a sfogarmi con la corsa (anche se oggi ho un sospetto dolorino al ginocchio sinistro) e dopodomani la visita definitiva che mi dovrebbe delucidare sui miei malanni...staremo a vedere, domani è un altro giorno...ormai è il motto che ho trasmesso anche ai miei colleghi!
L'episodio da fulminata del giorno: uscita dalla palestra, carica di adrenalina, in scooter con l'Ipod a palla, cantavo a squarciagola e ho incrociato un posto di blocco della municipale, mi sono zittita immediatamente, ma non prima che avessero avuto modo di sentire quel che cantavo...ma, non mi hanno fermato!!! o mi ha portato bene la canzone....o hanno avuto pietà di me e della mia scarsa sanità mentale...e cosa stavo cantando???
"L'albero spezzato, una pinna nera...nella notte scura, come una bandiera...morde il pescecane, nella pelle bruna...una zanna bianca,come la luna! Maracaibo finito il Barracuda... fini' col ballar nuda za' za'"
Che donna!!! Che mito!!!!

1 commento:

kabalino ha detto...

"Maaraacaiiiibooooo
mare forza 9
fuggire si ma dove?
za' za'
..........."

Si sa che la vita è un gran zà zà...
e se si trova una barca di fulminati, meglio...così passa più facile
notte
:)